L’OPPOSIZIONE CONSILIARE PD INSORGE CONTRO IL COLPO DI MANO DELLA MAGGIORANZA CONSILIARE: UN INSULTO AGLI SPOT FINANZIATI DAL GOVERNO PER RILANCIARE IL TURISMO, UNA SCELTA SCELLERATA CHE IMPEDISCE UN SERIO SVILUPPO TURISTICO, FAVORISCE L’ACCAPARRAMENTO DI SPIAGGE E CALE E SOTTRAE LE PICCOLE BAIE DI LAMPEDUSA ALLA LIBERA E PUBBLICA FRUIZIONE DI TURISTI E FAMIGLIE LAMPEDUSANE.
APPELLO ALLA CITTADINANZA E ALL’OPINIONE PUBBLICA NAZIONALE: “LAMPEDUSA NON DIVENTI LA BRUTTA COPIA DI RIMINI”
Con delibera n. 04 dell’8 febbraio scorso, il Consiglio Comunale di Lampedusa aveva approvato condizionatamente la proposta di piano spiagge presentata dal Capo dell’Ufficio Tecnico del Comune di Lampedusa, ing. Gabriele.
Il Consiglio Comunale, all’unanimità, aveva cioè deciso di abrogare le previsioni di ulteriori stabilimenti balneari e strutture commerciali per la vendita di bibite, alimenti e noleggio di sdraio ed ombrelloni, in quanto giudicate abnormi.
“Il piano proposto – ricorda il capogruppo consiliare Giuseppe Palmeri – prevedeva la conservazione dell’esistente, comprese le strutture e le attività abusive, ma prevedeva anche in maniera scellerata ed incosciente la creazione di altre decine di nuove strutture, una enormità per una piccola isola come Lampedusa”
Nonostante il Consiglio Comunale si fosse già espresso in maniera chiara ed univoca, la maggioranza con un colpo di mano ed approfittando dell’assenza dall’isola dei consiglieri di opposizione, il giovedì santo ha capovolto la decisione già presa, con il risultato di far rivivere quel Piano Spiaggia in tutte le sue scellerate previsioni.
L’opposizione consiliare ricorda che la maggiore attrazione turistica di Lampedusa è costituita da piccole spiagge bianche ed insenature, che già sono intasate oltre ogni ragionevole limite da strutture balneari la cui superficie, in alcuni casi, supera addirittura quelle delle spiagge.
“Non si comprende che tipo di sviluppo turistico si vuole perseguire nella nostra isola – continua Palmeri – da un lato si promuove l’isola rappresentandola nell’immaginario collettiva come una distesa di paesaggi incontaminati, sui quali predomina su tutti la spiaggia dell’Isola dei Conigli, dall’altro si fanno scelte diametralmente opposte, favorendo l’accaparramento privato di spiagge e cale e senza neppure chiedersi dove sia lo spazio per consentire la balneazione ai turisti che vogliamo attirare a Lampedusa”
Piuttosto che regolamentare le numerose strutture già esistenti, impedendo l’accaparramento del demanio marittimo e garantendo i diritti dei bagnanti, reprimendo le pesanti manomissioni che abusivamente ed impunemente vengono compiute sulle spiagge e sulle coste di Lampedusa (di cui peraltro si dà vergognosamente atto nella delibera che si allega al presente), l’amministrazione comunale assume provvedimenti che peggiorano la già insostenibile condizione dei pochi siti balenabili dell’isola.
L’opposizione consiliare annuncia perciò battaglia e fa appello alla cittadinanza e a tutta l’opinione pubblica affezionata a Lampedusa, affinché l’isola non diventi una brutta copia di Rimini.
“Ciò che è in gioco è il futuro turistico di Lampedusa – dichiarano i consiglieri del PD – consideriamo gravissimo questo atto illegittimo della maggioranza consiliare, non si tratta soltanto di un attentato alla democrazia, ma anche di una seria minaccia allo sviluppo dell’isola”
Lampedusa, 4 maggio 2011