Nel corso di un incontro svoltosi tra gli amministratori, i dirigenti e i parlamentari del Partito Democratico dei comuni facenti parte dell’ATO GESA AG 2 “ è stato ribadito che la scadenza del contratto di appalto avrebbe dovuto essere l’occasione per riprendere un percorso virtuoso in direzione del risanamento, della riduzione dei costi e del miglioramento del servizio. Invece, la proroga del contratto disposta dal commissario liquidatore, senza la preventiva trattativa privata richiesta anche dalla circolare a firma dell’Assessore Regionale Marino, ripropone, intatto, sino al 31/12/2011, un sistema fallimentare per tutti”. I dirigenti agrigentini del Pd ritengono quindi che enormi sono stati i disagi “per i cittadini, innanzitutto, costretti a sobbarcarsi costi elevati e fuori controllo, a fronte di un servizio di raccolta e smaltimento di qualità scadente; per i lavoratori, costretti a lavorare senza stipendio per mesi; per i sindaci e le amministrazioni comunali, i quali non sono riusciti, anzi in alcuni casi ne sono stati la causa, ad arginare i vertiginosi aumenti dei costi e l’inefficienza della gestione dell’Ato Gesa Ag 2;per il mercato, al quale sono negate le regole fondamentali della concorrenza”. In un comunicato il Pd sottolinea inoltre che “L’evasione, lo sforamento dei preventivi di costo, che ha reso comunque insufficienti le somme iscritte a ruolo, l’aumento delle spese di gestione, hanno determinato la crisi finanziaria dell’ATO GESA AG 2, alla quale i soci, cioè i Comuni, non sono in grado di porre rimedio con le risorse proprie, a cagione anche dei notevoli tagli ai trasferimenti subiti in questi anni dal governo Berlusconi”. E sulle responsabilità dell’intera vicenda sottolineano: “ Sia chiaro, è stata la riforma voluta e gestita dal centrodestra del governatore Cuffaro, imperniata su 27 ATO, sulle megadiscariche e sui grandi inceneritori ad essersi rivelata una macchina mangiasoldi, ad aver favorito e consolidato posizioni di privilegio e di privativa, ad essersi contraddistinta per una scarsa trasparenza nella selezione del personale”. Pertanto “oggi i sindaci, in particolare quelli dei comuni più piccoli, chiedono che i costi del servizio siano rivisti in relazione alle effettive esigenze delle comunità e del territorio e che si attivi la raccolta differenziata, l’unica in grado di garantire gli attuali livelli occupazionali, determinando nel medio periodo anche un abbattimento dei costi”.
Una delegazione degli amminstratori e dei parlamentari del PD chiederà un incontro urgente alll’Assessore Regionale Giosuè Marino, perché l’ATo Gesa Ag 2 avvii, come richiesto dalla legge, una trattativa privata per la gestione del servizio sino al 31/12/2011, modulando l’appalto sulle necessità dei comuni e creando le basi per la raccolta differenziata. Infine il segretario provinciale del Pd, Emilio Messana annuncia: “Chiederemo, altresì, tempi certi per l’attuazione della nuova riforma, che ha messo in soffitta il sistema scellerato costruito dal centrodestra, per evitare che si vada di proroga in proroga, di emergenza in emergenza, senza copertura finanziaria, in un piano inclinato lungo il quale stiamo scivolando pericolosamente”.