Si è tenuto oggi presso l’aula conferenze dell’ I.P.S.C.T. Nicolò Gallo di Agrigento, l’incontro dedicato alla memoria delle vittime della mafia, “Mafia, una questione di cOltura”.
Ideatori dell’incontro i ragazzi del collettivo “Ciaula” di Favara, promotori del progetto “ Lo Stato siamo Noi”, nato con l’obbiettivo di valorizzare la figura del singolo cittadino nella società odierna, in quanto parte integrante di questo paese, i quali hanno anche realizzato un video in cui sono stati letti alcuni brani tratti dal libro “Signor giudice, mi sento tra l’anguria e il martello” di Lino Buscemi e Antonio Di Stefano.
Ospiti della giornata, Ignazio Cutrò, imprenditore di Bivona, di cui avevamo già parlato in precedenza attivo nella lotta contro il racket e due giornalisti agrigentini della cronaca nera e giudiziaria nonché autori anche del libro “Addio alla mafia”, Gerlando Cardinale e Gero Tedesco.
A dare inizio alla riunione il regista, giornalista Enzo Alessi, che ha ritenuto doveroso far notare come a Potenza dove oggi si teneva l’ultimo dei tre giorni della manifestazione contro la mafia voluta da Don Ciotti, sono stati letti ben 921 nomi appartenenti alle vittime della mafia.
A prendere parola in seguito è il Preside dell’Istituto Francesco Curabba che ha voluto dare il benvenuto agli ospiti presenti.
Di notevole rilevanza l’intervento del Sig. Cutrò che ha voluto ringraziare pubblicamente chi ogni giorno rischia la propria vita per la sua sicurezza, la sua scorta.
A Cutrò orami isolato dal resto della collettività viene offerta l’opportunità l’11 gennaio 2011 di entrare a far parte del programma di protezione testimoni, alla quale lo stesso si oppone dando invece vita a uno sportello anti-racket che ben presto verrà aperto nella città di Agrigento e ribadendo che non sarà lui a lasciare la terra natia.
Con il suo intervento Cutrò ha evidenziato il concetto di mentalità mafiosa purtroppo radicata nel nostro territorio, quella stessa mentalità che oggi vede lui e la sua famiglia emarginati dalla società.
Molti sono stati i brani letti tratti dal libro “Addio alla Mafia” con a seguito gli interventi da parte dei due autori,che hanno analizzato l’evoluzione del fenomeno mafioso negli anni.
La giornata si è conclusa con i ringraziamenti da parte del Preside e grande commozione degli studenti.
Debora Morici