L’Amministrazione Tedesco – si legge nel comunicato stampa – risponde utilizzando un approccio dialogico, alle infondate dichiarazioni rilasciate nei giorni scorsi dal Coordinatore Cittadino PDL, Dott. Salvatore Rotolo, in merito all’apertura della piscina comunale di Aragona.
Alfonso Tedesco, Sindaco di Aragona dichiara: “Nel ringraziare il coordinatore cittadino del Pdl per averci dato la possibilità di fornire ai cittadini ulteriori chiarimenti sulla fase tecnico amministrativa che porterà all’inaugurazione della piscina, non possiamo esimerci dal manifestare meraviglia per i suoi commenti, che divulgati da un non addetto ai lavori potrebbero anche essere giustificabili, ma che espressi, invece, da un ex amministratore risultano non comprensibili, almeno che non abbia avuto l’intenzione di aprire in modo sbagliato e demagogico la prossima campagna elettorale. La nostra Amministrazione si è sempre impegnata in un’azione di continua e trasparente d’informazione nei riguardi dei cittadini e non ha mai adoperato le notizie come slogan elettorali.”
Con fatti, delibere e dati alla mano Pietro Caruana, spiega: “ Il ritardo dell’apertura della piscina è stato causato da una serie di contingenze, verifiche e controlli straordinari a cui la struttura è stata sottoposta. Stabilito che l’infelice sito scelto dall’amministrazione Bellanca per l’ubicazione della struttura ha determinato nel 2005 la chiusura dello stadio comunale, privando così tutte le squadre di calcio, le associazioni sportive e i comuni cittadini di un servizio indispensabile per l’attività sportiva, si evince che il primo reale disservizio ai danni della collettività non è stato causato da noi.
La nostra amministrazione, invece, nel 2008, con spirito di sacrificio, sforzi economici e con il fondamentale aiuto dell’USD Aragona ha permesso la riapertura dello stadio comunale, restituendo ai cittadini una struttura da sempre considerata patrimonio irrinunciabile della collettività.
È indispensabile e allo stesso tempo funzionale, a questo punto, fornire tutte le fasi dell’iter amministrativo intrapreso dalla nostra Amministrazione che dimostrano, qualora ce ne fosse bisogno, l’instancabile impegno profuso per l’apertura della piscina.”
Fatti: Il progetto della piscina viene cofinanziato con fondi regionali , pari al 60%, e comunali, pari al 40%, per un importo complessivo di €1.524.000,00.
Il bando di gara indetto nel 2005 viene aggiudicato con un ribasso d’asta del 22,40% dall’Ati, un’impresa di Parma, che redige il contratto il 28 giugno del 2005. Il ribasso d’asta pari a € 225.000,00 doveva confluire in un fondo vincolato asservito all’opera, da utilizzare qualora la stessa necessitasse di ulteriori varianti in corso d’opera.
Nel momento in cui l’Amministrazione Tedesco avrebbe dovuto fruire dell’ammontare del ribasso si è trovata, ancora una volta, di fronte ad un ammanco, perché la cifra era stata utilizzato dalla precedente amministrazione come somme di fiscalità generale per finanziare in maniera indebita spese correnti e pertanto l’amministrazione Tedesco per completare l’opera ha dovuto reperire con notevole difficoltà la somma di € 87.000,00.
È ovvio che tutto questo abbia causato un primo ritardo.
Preso atto che i lavori sono stati ultimati in data 4 aprile 2008 e che quantunque “ la piscina esisteva già al momento della sua elezione, ovvero, quasi quattro anni fa.”, come dichiara Rotolo, salta all’occhio un’ulteriore incongruenza cronologica nelle dichiarazioni del Coordinatore: la struttura esisteva, ma non era ancora completa nel giugno del 2007, data dell’insediamento di Tedesco, ed è palese che qualora lo fosse stata, l’Amministrazione precedente avrebbe potuto inaugurarla ed assumersene oneri e onori.
Considerato che il tempo stabilito per il collaudo era di 6 mesi e che, dunque, il 24 settembre 2008 viene convocato il I collaudo, il cui esito ha fatto registrare ben 28 prescrizioni indispensabili per il completamento e l’adeguamento dell’opera, tra cui alcune di rilevante importanza come la messa in sicurezza dei cavi elettrici, la sigillatura del terrazzo, della finestratura ecc., appare evidente che al primo ritardo di carattere economico si è sommato un secondo pesante ritardo di carattere strutturale.
Inoltre, in quella stessa data, il collaudatore stabiliva che solo l’adempimento delle prescrizioni avrebbe potuto collaudare la temperatura ambientale della struttura, la prova a caldo dei locali e dell’acqua della vasca, e comunque solamente nella stagione invernale.
Purtroppo, e qui entra in gioco il caso, il 13 gennaio 2009 un evento calamitoso si è abbattuto sulla piscina, provocando lo scoperchiamento del tetto, per cui il collaudo non si è potuto verificare.
Il 14 gennaio, il giorno dopo, il Sindaco Tedesco e l’Assessore Pulselli prescrivono all’azienda di ripristinare il tetto, i cui lavori vengono ultimati il 20 novembre 2009.
Come mai tanto tempo si chiederebbe qualcuno: “Il tetto non è stato solo riparato, – chiarisce Pulselli, Ass. ai lavori Pubblici- ma sono state apportate ulteriori opere di miglioria non solo per evitare il ripetersi dell’evento, ma anche per scongiurare la presenza di vizi occulti e realizzare tutte le opere necessarie per la fruizione e la consegna della struttura i cui standard dovevano garantire una reale efficienza.”
I lavori, a questo punto, sono stati completati il 24 novembre 2009.
Dopo due mesi, l’11 febbraio 2010, viene effettuata la II visita di collaudo; anche questa sortisce un esito negativo: la prova a caldo, la temperatura locali e dell’acqua non risultano idonei.
Nel settembre 2010 l’Amministrazione ha approvato il regolamento per la gestione della piscina; a dicembre dello stesso anno ha fatto un impegno di spesa di €30,000,00 per l’acquisto dell’attrezzatura.
A febbraio del 2011 è stato rivisto il regolamento per affidare a Enti terzi la struttura per garantire efficacia ed efficienza nella gestione.
Tedesco conclude: “Rassicuriamo tutti che è priorità assoluta della nostra Amministrazione aprire la piscina comunale, sicuri, tuttavia, che la consegna della struttura alla Città avvenga con la garanzia che tutti gli standard strutturali e funzionali siano certificati, condizioni indispensabili per garantire un servizio efficiente ai cittadini. Ribadiamo, inoltre, che l’Amministrazione con documenti e dati alla mano è in grado di rendere conto con trasparenza ai cittadini e a tutte le forze politiche del proprio operato amministrativo, respingendo sempre inutili polemiche e slogan demagogici.”
1 thought on “Piscina comunale di Aragona. Ritardi e Promesse: ecco i fatti”
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Una grande delusione per gli onesti cittadini di Aragona che credevano in questa nuova amministrazione comunale, ma, come quella precedente, si è ben distinta per le cose inutili (come costruzioni di monumenti, cerimonie, ecc) e non per le cose utili (come scuole, parco giuoco, piscina, ecc) che tanti giovani desiderano da tempo.
Il caso piscina è ormai diventato uno scandalo. Infatti, è vero che il primo cittadino ha sempre tenuto informati gli aragonesi, ma è anche vero che le promesse furono quelle che entro il trascorso mese di ottobre 2010 doveva essere pronta all’uso. Promesse, solo promesse, sarà ormai oggetto per la prossima campagna elettorale.
V E R G O G N A A A A A A A A A A A A A A !!!!!!