Su “Centonove” di questa settimana – La polizia tributaria blocca quasi 700 mila euro al senatore Crisafulli e ai deputati Grimaldi, Galvagno, Termini e Tumino. Le accuse sul raggiro alla Regione. Il ruolo dei Gulino
DI ALIDA AMICO
ENNA. Il sequestro dei beni, è stato effettuato dal nucleo di polizia Tributaria della Guardia di Finanza. E riguarda il patrimonio personale, beni immobili, somme di denaro contante, titoli e persino i conti correnti, per un valore complessivo di 654.846,86 euro. I destinatari del provvedimento di sequestro preventivo – a conclusione di una complessa maxi inchiesta della Procura della Repubblica di Enna, riguardante la gestione dell’Ato rifiuti “Enna Euno spa” (attualmente in liquidazione) – sono il senatore del Pd Mirello Crisafulli, il parlamentare nazionale Ugo Grimaldi in quota Fds, i due deputati regionali Elio Galvagno e Salvatore Termine (Pd), e l’ex deputato regionale Carmelo Tumino. Nella “bufera” giudiziaria che coinvolge in tutto 23 ex amministratori dell’Ato rifiuti – è incappata l’intera deputazione ennese, tranne Edoardo Leanza del Pdl (che non accettò di entrare nel cda).
I 5 parlamentari del cda, pur di accedere ai finanziamenti del fondo di rotazione regionale – come hanno accertato le indagini delle Fiamme Gialle – avrebbero commesso gravi violazioni contabili ed una sfilza di reati societari. Gli indagati, avrebbero anche occultato, perdite di esercizio di rilevante entità – secondo gli inquirenti – al fine di ottenere le “indebite erogazioni pubbliche” dalla Regione. Oltre 900 mila euro furono utilizzati dall’Ato ennese, per acquistare il pacchetto azionario della Cosiam (in cui c’erano i fratelli Gulino, già coinvolti in un’altra inchiesta giudiziaria a Messina), socio privato di “Sicilia Ambiente spa” (società a cui l’ Ato “Enna Euno spa” aveva affidato in house, la gestione dei rifiuti in tutta la provincia di Enna). Tra gli indagati figura anche il noto commercialista ennese, già parlamentare del Pds, Gaetano Rabbito, già chiacchierato presidente dell’Asi.