“La consulta ha bocciato il tentativo del centrodestra, capitanato dal ministro Gelmini, di realizzare una vera e propria ‘linea gotica’ che impedisse, come fortemente auspicato dalla Lega Nord, la mobilità dei docenti sul territorio nazionale”. Lo dichiara l’on. Tonino Russo, componente della Commissione cultura della Camera dei Deputati, commentando la sentenza della Corte Costituzionale, che ha dichiarato l’illegittimità del comma 4-ter dell’articolo 1 del decreto legge 134/2009.
“Secondo la norma, voluta dalla Lega, – prosegue Russo (Pd) – un docente che avesse chiesto di essere trasferito da una graduatoria provinciale ad un’altra avrebbe dovuto essere collocato in fondo alla stessa: una penalizzazione inaccettabile, sanata dal pronunciamento della Consulta, che ristabilisce il criterio meritocratico”.
“La sentenza avrà effetti devastanti – aggiunge il deputato democratico – l’amministrazione sarà costretta ad assumere tutti quei docenti che, collocati in coda, nelle graduatorie aggiuntive, si sarebbero trovati in posizione utile per l’immissione in ruolo”.
“Il ministro Gelmini – continua – era stata, a suo tempo ed in numerose occasioni, messa di fronte alla palese irragionevolezza della norma, sia dal sottoscritto che dall’ANIEF, che ha condotto tale battaglia in difesa dei docenti ingiustamente penalizzati. Purtroppo se ne è sonoramente infischiata con fare tutt’altro che istituzionale e privo di buon senso, esponendo l’amministrazione ad un danno erariale enorme”.
“Adesso – conclude Russo – a fronte dei danni incalcolabili causati dalle norme eufemisticamente definite “eccentriche” dalla Consulta, alla Gelmini non resta che un ultimo atto di dignità: rassegnare le dimissioni”.
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