Meno soldi per gli studenti disabili sensoriali. Il servizio scolastico e domiciliare, gestito dall’assessorato provinciale alla solidarietà sociale, diretto da Mariano Ragusa ( nella foto), garantisce a 422 disabili sensoriali ( non vedenti e non udenti) della nostra provincia che frequentano la scuola dell’obbligo, dalle elementari alle superiori, l’assistenza scolastica diurna con personale specializzato e l’assistenza domiciliare pomeridiana . Il servizio è partito ieri con grave ritardo ( l’anno scolastico è iniziato due mesi fa) e quindi questi studenti sono stati privati a lungo dei loro diritti. Inoltre con la forte diminuzione dei fondi messi a disposizione dalla Provincia alcune cooperative che gestiscono il servizio hanno stabilito che il proprio personale sarà presente da lunedì a venerdì in classe per il sostegno e a casa per aiutare questi ragazzi nei compiti. Non verrà cioè garantita quest’anno la presenza del personale nella giornata di sabato. Altre cooperative ( sono in tutto venti) hanno deciso di garantire la prestazione del servizio da lunedì a sabato, ma lo sospenderanno il 5 maggio, perché a quella data i fondi messi a disposizione dalla Provincia si esauriranno. Notevoli saranno i disagi per le famiglie di questi studenti ed anche per le scuole che dovranno comunque garantire nelle giornate di sabato tutta l’assistenza necessaria a questi alunni. E alcune scuole si troveranno senza assistenti specializzati nella fase conclusiva dell’anno scolastico. Lo scorso anno scolastico la Provincia regionale ha garantito l’assistenza ai disabili sensoriali da settembre a giugno. In quest’anno scolastico il servizio è di fatto iniziato a dicembre e verrà garantito solo per cinque mesi. Un altro grave tagli all’assistenza sociale che colpisce una categoria che ha assoluta necessità di personale specializzato e per l’intero anno scolastico. Si tratta di personale che conosce il linguaggio dei segni ed il sistema braille. Non è la prima volta che i disabili sensoriali si vedono penalizzati. Negli scorsi anno hanno anche protestato a lungo dinanzi il Palazzo della Provincia.
Elio Di Bella
L’assistenza scolastica e domiciliare resa agli studenti disabili sensoriali della provincia di Agrigento pare quasi venga trattata come gentile concessione piuttosto che come diritto acquisito.
I danni causati dai ritardi sono notevoli e, il più delle volte, irreparabili, a meno che non si intenda l’assistenza come mera assistenza alla persona, cosa di cui si dovrebbero invece occupare i collaboratori scolastici o, in loro assenza, gli assistenti alla persona.
L’assistenza alla comunicazione è un secondo ramo di intervento e presuppone professionalità e specializzazioni alte, si inserisce a pieno titolo nei processi di sviluppo cognitivo e personale dello studente, nei processi di apprendimento, nello svolgimento della didattica.
Tutto questo sembra non essere compreso, solo così si possono giustificare i tagli e i ritardi.
A corona dei diritti negati ai fruitori del servizio ci sono i diritti dei lavoratori che non sembrano essere tenuti in nessun conto da nessuna delle parti coinvolte.
Se non si è capaci di denunciare la gravità di tutto questo credo che l’unica conclusione possibile è che si sta solo recitando la politica dell’integrazione e dell’inclusione perché i risultati degli interventi sono per forza di cose carenti, insufficenti, inadeguati.
E’ una farsa ai danni dei più deboli.