Grandangolo – il giornale di Agrigento – diretto da Franco Castaldo – pubblica, in esclusiva, nel numero 48 in edicola oggi, una pagina intera sulle vicende giudiziarie clamorose che hanno interessato il Comune di Agrigento, dalla maxi perquisizione di lunedì scorso, effettuata dalla Digos della Questura di Agrigento, su ordine della magistratura alle ulteriori perquisizioni domiciliari subite da due dirigenti comunali e due tecnici, titolari di studio professionale ad Agrigento. Il maxi sequestro di atti ha consentito agli inquirenti di acquisire ben 180 fascicoli dall’Ufficio urbanistica riguardanti concessioni edilizie, varianti al Prg, piani di lottizzazione ed altro ancora. Grandangolo pubblica tutti i nomi degli intestatari dei fascicoli e le novità dell’inchiesta giudiziaria che fa tremare il mondo della burocrazia e degli amministratori comunali. Ampio spazio, inoltre, viene dedicato al caso Callari, ossia la vicenda giudiziaria che coinvolge direttamente il presidente del Consiglio comunale (nonché due dipendenti comunali) sul cui conto la procura della Repubblica ha avanzato una richiesta di arresto (ai domiciliari) non accolta dal Gip. Callari, dopo un lungo travaglio, domani, nel corso di una conferenza stampa, preannuncerà le dimissioni. Sempre in tema di mal amministrazione, un articolo riguarda la fine del rapporto di lavoro tra il Comune e l’associazione Tetris che si occupava di solidarietà sociale, dopo il burrascoso intervento della magistratura che chiedeva la cattura della presidente dell’associazione e di due dirigenti del Comune di Agrigento.Sul fronte mafia una pagina intera viene dedicata: alla relazione semestrale 2010 della Dia con particolare riferimento alle cosche mafiose agrigentine. Secondo il rapporto, Cosa nostra ad Agrigento è in difficoltà pur rimanendo molto pericolosa; la storia esemplare di un imprenditore nisseno che a Porto Empedocle sta realizzando 66 villette, il quale vedendosi pressato giornalmente da pericolosi personaggi ha scelto di affidarsi allo Stato facendo arrestare il suo estortore: l’empedoclino Maurizio Romeo; la nuova e la vecchia gerarchia mafiosa a Sambuca di Sicilia come descritta dal pentito Calogero Rizzuto.
2 thoughts on “Grandangolo 48, le inchieste al Comune di Agrigento – Un imprenditore coraggioso si affida allo Stato – Relazione semestrale Dia – Le nuove gerarchie mafiose a Sambuca di Sicilia”
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Come dice Grandangolo scoprire il famoso tavolino per pulire l’aria della città
per ricattatori vari si preparano giorni tristi