Si celebrerà a dicembre il congresso provinciale del partito Democratico e sarà Enzo Napoli, nella qualità di reggente della commissione provinciale congressuale di garanzia, a traghettare il partito verso questo appuntamento che vedrà l’elezione scontata di Emilio Messana a segretario provinciale. Napoli comincerà venerdì a leggere i verbali delle sedute dei congressi di circolo e verificherà la loro regolarità. Ma avrà anche il compito di far svolgere i congressi nei comuni dove non si sono celebrati per la spaccatura esistente tra le diverse anime del partito. Successivamente la commissione provinciale congressuale stabilirà la data del congresso. Si ritiene che ciò potrà avvenire prima delle feste natalizie. Tutto ciò è stato deciso nel corso dell’incontro convocato a Palermo dal segretario regionale del Pd, Massimo Lupo, e al quale hanno partecipato tutti i parlamentari regionali e nazionali del Pd, il coordinatore Messana e alcuni dirigenti del partito. Soddisfatti tutti i maggiori leader per le decisioni deliberate. L’onorevole Angelo Capodicasa comunque è prudente: “E’ un’ipotesi che siamo convinti può funzionare. Adesso si tratterà di verificare se la convinzione c’è realmente. Lo verificheremo nei fatti. Abbiamo avuto una discussione politica durata cinque ore e mezza in cui con molta franchezza abbiamo esaminato tutti i problemi. Ci ritroviamo intorno alla decisione emersa nei congressi di avere Emilio Messana come segretario provinciale”. Ed Emilio Messana dice di affrontare adesso con più ottimismo l’incarico che riceverà: “Lo spettacolo delle dichiarazioni incrociate di questi giorni non rende giustizia del fatto politico più importante e cioè che i congressi di circolo si sono svolti in un clima di reale unità. Tutti i segretari di circolo sono espressione delle varie anime del partito e sono stati eletti all’unanimità. L’accordo unitario con cui è nata la fase congressuale non era quindi formale, ma corrispondeva ad un sentimento, ad uno spirito che già era presente in tutti i circoli”, dice Emilio Messana. Il deputato regionale Giacomo Di Benedetto riferisce che “all’inizio l’incontro presentava delle difficoltà. Ma la franchezza con cui abbiamo affrontato tutti i problemi ha fatto emergere ciò che già c’era fin dall’inizio: la volontà di risolvere i problemi, fare il congresso e di fare insieme, in spirito di unità, il percorso che avevamo deciso di intraprendere ”. Il senatore Benedetto Adragna dichiara: “Ci siamo posti tutti in un atteggiamento propositivo. Elimineremo le anomalie e metteremo in massima tranquillità l’ambiente dei nostri dirigenti in tutto il territorio. Sono convinto che si potrà adesso ridare al partito una buona partenza”. L’ex parlamentare Nuccio Cusumano ritiene che:“ tutto sommato si sono affrontati i necessari approfondimenti e i punti critici, che sono politici e regolamentari, ed è emersa la consapevolezza di un percorso che non abbia zone d’ombra e ambiguità e che completi il quadro delle rappresentanze per assicurare al congresso la totalità della rappresentanza della provincia di Agrigento”.
Elio Di Bella
….ed il paladino con la durlindana sguainata cosa farà? tutte le componenti hanno raggiunto l’accordo congressuale. chi resta fuori a chi si richiamerà? Bersani ha risposto picche, Adragna e Cusumano pure, l’unica via è il tribunale, dato che con la politica ha fallito.
Gufo triste ha ragione: ad Arnone ormai non rimane che rivolgersi al Tribunale, possibilmente facendo anche dei posters per i magistrati che non lo assecondano. Ma pare che in questi ultimi tempi la “GIUSTIZIA GIUSTA”, quella che non è disposta a subire minacce e condizionamenti, abbia preso il sopravvento, e per Arnone saranno “CAVOLI SEMPRE PIU’ AMARI”.
sepolcri imbiancati contro il noto diffamatore !