Questo vale tanto per il nostro Comune – afferma l’assessore comunale Dott. Olimpia Campo -, quanto per tutti i privati proprietari di palme Phoenix canariensis, che costituiscono il principale bersaglio del punteruolo rosso. Nessun rinvenimento di “punteruolo” è stato segnalato presso le palme di proprietà comunale a Porta di Ponte, durante i recentissimi interventi di manutenzione da parte degli operai comunali e del direttore dei lavori. Ho appreso dagli organi di informazione che il consigliere comunale Sergio Burgio ha lanciato un allarme per l’asserita presenza del “punteruolo rosso” presso le palme di proprietà comunale ad Agrigento. Con il presente comunicato, intendo innanzitutto rassicurare il consigliere Burgio circa lo stato delle palme di proprietà comunale, esaminate di recente a cura del direttore dei lavori incaricato della manutenzione, dott. Filippo Maccari, nonché dagli operai comunali e da quelli della ditta incaricata della manutenzione. Non c’è stato alcun rilevamento del pericoloso insetto. Appare utile, in questa fase, chiarire all’opinione pubblica che la profilassi prevista in caso di infestazione da “punteruolo rosso” prevede, al momento, l’abbattimento e la distruzione delle palme attaccate. Non solo, ma tanto i privati quanto gli enti pubblici proprietari di palme infestate hanno l’obbligo di allertare, tempestivamente, l’Osservatorio regionale per le malattie delle piante di Palermo (competente per territorio) presso l’Assessorato regionale delle risorse agricole e alimentari, così per come imposto dal decreto ministeriale attualmente vigente. E’ pure il caso, come consigliato dalla manualistica sull’argomento, di evitare ove possibile la potatura indiscriminata della palme, in quanto proprio le ferite sullo stipite potrebbero attirare il “punteruolo”; ove fosse indispensabile procedere a potatura, è consigliato l’utilizzo di mastice per agricoltura, onde sigillare le fratture derivanti dall’azione effettuata. Il Comune, dal canto suo, come ogni soggetto proprietario di palme, si atterrà scrupolosamente – tramite i suoi tecnici e i suoi operatori – a quanto previsto dal suddetto decreto. Val la pena, infine, di rammentare che l’Azienda regionale foreste demaniali (oggi non più competente per tale questione), per il tramite dell’Ufficio Provinciale di Agrigento, nel recentissimo passato è intervenuta su casi di “punteruolo rosso” a Sciacca, Siculiana, Realmonte, Porto Empedocle. Non è da escludere, pertanto, una “migrazione” del pericoloso coleottero anche nel territorio comunale di Agrigento. Perciò risulta decisivo, nel contrasto a tale fenomeno, attenersi tutti, privati ed enti pubblici, a quanto disposto dalle norme in materia. Nel ringraziare il consigliere Burgio per l’attenzione dedicata ai problemi del verde pubblico – conclude l‘Assessore Campo -, si invita la cittadinanza tutta a prestare attenzione al problema ed effettuare, in caso di rinvenimenti sospetti, le opportune e tempestive segnalazioni.
Agrigento, 17 novembre 2010