“A fronte dei voti persi, non è detto che non ne arriverebbero di nuovi da parte di chi non ci votava per la presenza di personaggi scomodi come Cuffaro“, dichiarò qualche giorno addietro Casini.
Beh, evidentemente prima della scissione, c‘è da dire che a Casini non dispiaceva poi così tanto quello “scomodo“ Cuffaro che tanti voti portava al partito.
Né storceva tanto il naso, quando lo candidò dopo che l’ex Governatore della Sicilia fu costretto alle dimissioni per problemi di carattere giudiziario.
Forse, a far cambiare idea a Casini, più che la “scomodità” di taluni soggetti, le posizioni politiche divergenti rispetto gli assetti regionali e nazionali.
Cuffaro, Romano e Mannino, che guardano al Pdl, mentre Casini che opterebbe per possibili alleanze con il Pd.
Svuotato il contenitore Udc da personaggi scomodi ed ingombranti come Mannino, Cuffaro e Romano, sono in molti a cercare spazi che possano garantire un seggio a Palermo o Roma.
A confermarlo, la previsione di Ardizzone: “avremo un deputato in ogni provincia e due a Palermo, Catania e Messina”.
Come non lasciarsi allettare dal canto delle sirene?
In questo contesto, non è difficile ipotizzare un ritorno alla casa natia del figliol prodigo Marco Zambuto.
“Il partito della nazione, plurale ma non populista”, come ha sottolineato Casini, ben si presta all’ingresso di tutti quei moderati fuggiti via quando affondò la vecchia Dc, sotto il peso di decenni di compromessi, tangenti e malgoverno, che hanno portato alla nascita di nuovi contenitori politici che della deprecata prima repubblica avevano copiato solo gli aspetti peggiori.
Ecco dunque l’appello di Casini ai democristiani del Pd e a quelli del Pdl. Un “torna a casa lassie”, che potrebbe allettare molte orecchie tese a cogliere il benché minimo segnale di una nuova prospettiva di rinascita politica.
Stratega di un nuovo progetto – si fa per dire “nuovo” – nell’agrigentino, parrebbe essere quel Francesco D’Onofrio che già in passato appoggiò la candidatura di Zambuto a sindaco, quando fuoriuscì dall’Udc.
Chi meglio di Zambuto potrebbe diventare a livello locale il leader del nuovo soggetto politico?
Chi meglio di lui, che rappresenta il “democristiano tipo”, migrato nelle file del Pdl e prima ancora candidato con l’appoggio del Pd, al quale ha anche aperto le porte del Comune con i posti in Giunta?
E se domani ci si ritrovasse nuovamente fianco a fianco con Cuffaro e Mannino, in un unico calderone di inciuci e alleanze?
Meglio ancora. In politica, tutto si supera. La storia della vecchia Dc lo insegna e un domani, personaggi scomodi, potrebbero diventare determinanti nella formazione di nuovi governi nazionali, regionali e locali, purchè ognuno di loro, abbia una propria casa dove abitare.
Magari in condominio…
Del resto, vista la situazione attuale, quante speranze avrebbe Marco Zambuto di farsi rieleggere sindaco?
E con l’appoggio di quali partiti?
L’unica soluzione rimane quella di cercare nuove strade che portino a Palermo e Roma.
E poiché tutte le strade portano a Roma e in Sicilia vige il detto “megliu a via vecchia ca a nova”, un bel ritorno a casa in tempo utile, potrebbe garantire qualche poltrona di prestigio e non solo a Zambuto.Del resto, per alcuni potrebbe trattarsi dell’ultimo treno. O ora, o mai più!
Più che un “patto per il territorio”, sembrerebbe quasi un “patto per l’orticello”….
Gian J. Morici
MAGARI RINASCESSE LA DC !!!!
Illustre direttore , mi dispiace tanto per il giovane Marco Zambuto. Non sa che pesci pigliare !!
A mio avviso se si dovesse presentare con CASINI sarebbe la fine dal punto di vista politico,stante che, in particolare nella Sicilia Occidentale, i voti li possiede TOTO CUFFARO .
Grazie dell’ospitalita’
giuseppe
Serietà cercasi
Casini perdura a trsformarsi sempre più in Di Pietro.
Zambuto potrebbe sempre mettersi al seguito, o meglio in coda, di Adragna e Arnone. Che bel terzetto uscirebbe fuori. Inoltre potrebbero specializzarsi a giocare per scambiarsi vicendevolmente i ruoli di “PUPI” e “PUPARO”.
Mi sembra che Zambuto dopo tutto quello che ha detto contro i partiti e l’Udc nella campagna elettorale del 2007 nn abbia + credibilità politica.
Però resta ad Agrigento al di sopra o al di sotto dei partiti.
X me Zambuto è un fallimento politico, dovrebbe ritirarsi dalla vita politica e dedicarsi ad altro