Agrigento – L’incontro top segret, si sarebbe svolto a Roma. E si sarebbe svolto alla presenza di Pierferdinando Casini e del suo “proconsole” messinese, il presidente del gruppo dei senatori a Palazzo Madama, Giampiero D’Alia.
A poche ore dal varo del governo Lombardo quater a Palermo, si stanno già aprendo nuovi scenari in periferia.
Nella città dei Templi, il sindaco Marco Zambuto, che tre anni fa scalò Palazzo dei Giganti, coniando lo slogan “Agrigento al di sopra dei partiti”, è ormai ad un passo dal rientro nell’Udc…
Inizia così l’articolo della giornalista Alida Amico, dal titolo “Zambuto, il proconsole”, pubblicato questa settimana dal giornale “centonove”.
Anticipazioni di quello che potrebbe essere un nuovo scenario politico, dopo gli ultimi fatti che hanno portato allo “sfratto” di inquilini di primo piano, come Cuffaro, Mannino e Ruvolo, dal partito di Casini.
Quale il ruolo che verrebbe assegnato a Zambuto in questo contesto?
In che direzione va il “Patto per il territorio”, al quale hanno già aderito una ottantina tra amministratori locali e consiglieri comunali (nonché sei consiglieri alla Provincia)?
Un’attenta analisi politica del rodaggio di un terzo polo, che vede in Zambuto il “proconsole” della Sicilia occidentale e nel senatore D’Alia, il “proconsole” della Sicilia orientale.
Sarà il Patto per il territorio la scialuppa per traghettare nel nuovo “Partito della nazione”, targato Casini?
E perché desta tanta attenzione il probabile arrivo di Francesco D’Onofrio – atteso per la prossima settimana – ad Agrigento?
Una esaustiva pagina politica, che mette a nudo le strategie dei vertici di un partito, che vorrebbe attrarre i democristiani che con la fine della prima repubblica, hanno perso la loro casa e ogni punto di riferimento, migrando in altri partiti ai quali non li accomuna né la storia, né le ideologie.
Nomi e cognomi di quanti potrebbero traghettare verso la famiglia “casiniana”, in un articolo da leggere tutto d’un fiato, sul settimanale “centonove”, già in edicola.