Chi non ricorda il buon Don Abbondio di manzoniana memoria?
“Or bene, – gli disse il bravo, all’orecchio, ma in tono solenne di comando, – questo matrimonio non s’ha da fare, né domani, né mai…”,
Poche parole, che valgono ben più di qualsiasi lungo discorso.
Non servono fiumi di parole. Bastano pochi gesti, pochissime parole, per tentare di raggiungere il risultato voluto.
È stato sufficiente che venissero dichiarate nulle le due ultime sedute del Consiglio Provinciale, affinchè si rinviasse la risposta del Presidente della Provincia di Agrigento. Eugenio D’Orsi, alle interrogazioni presentate dai Consiglieri Avarello, Spoto, Guarraci, Roberto Gallo.
Due sedute annullate per mancanza di numero legale, alle quali ha fatto seguito una settimana di vuoto, durante la quale il presidente del Consiglio non ha convocato alcuna seduta.
Le interrogazioni sono comunque lì e non sarà possibile evitare di rispondere.
Sarebbe infatti grave, se a causa del numero legale dovesse essere dichiarata nulla la prossima seduta o se ancora una volta non vi fosse convocazione alcuna del Consiglio.
Le interrogazioni, inerenti l’affaire rigassificatore, devono obbligatoriamente essere trattate.
Tutti sappiamo che il 15 di ottobre, si terrà innanzi al Tar-Lazio l’udienza che è stata rinviata nel mese di luglio, quando la Provincia non si presentò, perche D’Orsi aveva revocato il mandato al legale appena 48ore prima.
Una situazione “inquietante” – come venne definita da un consigliere provinciale – alla quale D’Orsi non ha ancora risposto.
Dopo aver invitato che interessato a conoscere le ragioni di tale comportamento a incontrarlo in privato – poiché c’erano “situazioni” che il presidente riteneva di non dover rendere pubbliche – D’Orsi nonostante le richieste regolarmente protocollate e nonostante le interrogazioni presentate dai consiglieri, continua a sfuggire.
Signor Presidente, ma crede davvero di poter far passare tanto tempo da rendere impossibile il trattare l’argomento in aula consiliare prima che scadano i termini per l’eventuale costituzione in giudizio?
Non crede che sarebbe ancora più “inquietante” l’ostinarsi a non voler rispondere o prendere inutilmente tempo?
E il sindaco di Porto Empedocle e i vertici dell’Enel, non hanno nulla da dire in merito alle dichiarazioni del presidente della Provincia che accenna a “poteri che manovrano”, a pressioni e minacce?
Se qualcuno pensa che “questo Consiglio non s’ha da fare”, si sbaglia certamente e a ben poco serviranno le spiegazioni “in privato” che vorrebbe dare il presidente.
Presidente D’Orsi, da cittadini, la invitiamo a voler chiarire pubblicamente i tanti punti nebulosi che riguardano questa assurda ed inquietante vicenda, dando seguito a quanto deliberato dal Consiglio provinciale, quando a maggioranza assoluta votò contro il rigassificatore.
Gian J. Morici
3 Responses to Questo matrimonio (o Consiglio?) non s’ha da fare…