La lobby agrigentina

I nomi, le vicende e gli interessi di un gruppo di pericolosi criminali. Un’associazione per delinquere, finalizzata a…

Andiamo con ordine affinchè tutti comprendano quali siano i pericolosi criminali e quali gli interessi che sii nascondono dietro le loro azioni terroristiche.

Titti hanno avuto modo di vedere con i propri occhi lo stato del mare di San Leone, le chiazze di schiuma, le acque torbide, l’enorme chiazza nera nelle vicinanze del molo di San Leone. Tutti, tranne uno.

Un consigliere comunale che si è lasciato andare a “performance gustative” – gli assaggiatori di  alimenti e bevande, hanno un nome ben preciso, ma non ci risulta esista una categoria di “assaggiatori di mare” -, che hanno fatto sorridere, purtroppo amaramente, la grande maggioranza degli agrigentini.

Indignato dal fatto che qualcuno osasse riferire quale fosse lo stato reale del mare sanleonino, il consigliere dal fine palato, ha ritenuto opportuno iniziare a insultare chiunque avesse solo espresso opinioni diverse dalle sue.

“Imbecilli”, “imbecilli con la patente”, “imbecilli allo stadio larvale”, “ubriachi” etc etc.

Difficile digerire – anche per un bevitore di mare – lo smacco di un filmato che mostrava quella che Girgenti Acque ha ammesso essere la perdita di liquami fognari dal pennello a mare dei Padri Vocazionisti.

Come spiegare alla gente di aver fatto gargarismi in limpide e cristalline acque, definite – nella migliore delle ipotesi – “sporche”?

Chi mai farebbe gargarismi con acqua sporca e perché?

Il perché non lo sappiamo, ma sul chi, possiamo rispondere: il consigliere Arnone.

Ennesima prodezza arnoniana, l’aver invitato per oggi alcuni politici, tra i quali il ministro di Giustizia, a “degustare” l’ottima acqua di mare di San Leone.

Nella vita, vi sarà anche capitato di essere invitati ad assaggiare piatti esotici o comunque pietanze poco conosciute, ma siamo certi che questa è la prima volta che qualcuno invita un ministro a bere “acqua di mare non inquinata, ma solo sporca”.

Ai ministri capita anche questo…

Lo scopo?

Sventare un progetto affaristico-politico ( affaristici-politici definisce Arnone gli interessi di una presunta lobby, colpevole di dire la verità), messo in atto da un gruppetto, in altra circostanza definito “lobby”, che passerebbe attraverso l’azione denigratoria della città di Agrigento e del sindaco Marco Zambuto.

Nella conferenza stampa odierna, Arnone ha superato sé stesso, decidendosi a fare i nomi del “gruppetto” che si è posto come obiettivo unico nella vita, quello di distruggere Agrigento.

Il ministro Alfano,  Castaldo, Di Bella, Morici e i consiglieri Sollano, Calì, De Francisci, che vanno ad aggiungersi ad Hamel, nominato in precedenza, sarebbero i nemici pubblici di Agrigento, e dunque appartenenti alla “lobby”.

Quale che sia il genere di interessi di questo gruppo di pericolosi criminali, non è dato sapere e Arnone, nonostante pronto all’occorrenza nel trasformarsi in suggeritore del Procuratore tramite lettere aperte e allo stesso indirizzate, si guarda bene dal denunciare i presunti interessi affaristico-politici che si celerebbero dietro le malefatte del gruppo.

Perché Arnone non denuncia?

Semplice, si tratta della più potente lobby massonico-affarista-politica, che esiste sul territorio.

Una banda pericolosissima che si riunisce ogni sera all’ombra dei templi, per tramare contro Agrigento.

Grembiulini bianchi all’ombra del tempio della Concordia, che si organizzano per colpire Arnone.

“Coppole storte” che hanno un solo nemico: il “consigliere degustatore”.

Ma ad Arnone, l’acqua di mare fa male?

A giudicare dagli effetti, pare proprio di sì…

In attesa che oltre Alfano anche Berlusconi e Napolitano decidano di degustare – su invito del consigliere –  l’ottima “acqua sporca di San Leone, invitiamo Arnone a denunciare fatti che provino l’esistenza delle lobby alle quali spesso fa riferimento, ricordando allo stesso che il nostro ordinamento giuridico prevede che non si possa parlare a vanvera, neppure dopo aver bevuto acqua di mare.

Gian J. Morici

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