Nessuno vuole negare che esistono gravi problemi e casi di malasanità in Sicilia ed in particolar modo in Provincia di Agrigento, ma di fronte a questo caso di corretto esempio di prestazione sanitaria siciliana, decisivo nella risoluzione di una terribile vicenda di pessima sanità romana,
un’attenta riflessione risulta quantomeno opportuna.
Infatti, il Tribunale di Roma, accogliendo le tesi dell’Avv. Pietro Mirotta del foro di Agrigentoqueste le sue iniziali, ha condannato l’Ospedale Fratebenefratelli di Roma al risarcimento di un’ingente somma di denaro in favore della giovane donna della provincia di Agrigento, che grazie all’ausilio di una piccola struttura Ospedaliera di Ribera, ebbe a rinvenire alcuni pezzi di tubo di drenaggio all’interno dell’addome della signora, dimenticati dopo un intervento chirurgico presso il detto nosocomio, così da eliminare la violenta setticemia che l’ha vista costretta per circa tre anni a continui ricoveri ed accertamenti presso l’Ospedale Fratebenefratelli di Roma, a rischio della stessa vita.
difensore della Sig.ra R.S.
E’ stato accertato, infatti, che oltre a provocare il gravissimo evento dannoso il medesimo nosocomio si è reso ulteriormente responsabile del suo negligente mancato rinvenimento dei
corpi estranei negli interventi successivi
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