Aldo Brancher rinuncia allo scudo ministeriale nel processo Antonveneta. Ai suoi collaboratori diceva: “Sono nelle mani di Berlusconi, sarà lui a decidere il mio futuro”. Fallisce dunque il tentativo di sottrarsi al processo e il cinque luglio, sarà in aula per rispondere alle accuse dei pm.
Una decisione sofferta quella del neo ministro, presa solo quando si stava arrivando ad un punto di rottura della maggioranza, con le pressioni dei finiani e il gelo dei leghisti, che rischiavano di mettere in crisi la stessa tenuta del governo.
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