Secondo una nuova indagine Eurobarometro pubblicata oggi, la maggior parte degli europei ritiene che l’Europa si trovi in una buona situazione economica. Il sostegno all’euro ha raggiunto i valori più elevati dal 2004 nella zona euro, mentre per quanto riguarda il futuro dell’UE l’ottimismo prevale sul pessimismo.
Infine, la maggior parte degli europei considera l’UE come un luogo di stabilità in un mondo in difficoltà. Questi sono alcuni fra i principali risultati dell’ultima indagine Eurobarometro standard pubblicata oggi, insieme al sondaggio Eurobarometro speciale sul futuro dell’Europa.
1. Crescono l’ottimismo sulla situazione economica e il sostegno all’euro
Per la prima volta dall’inizio della crisi economica e finanziaria, nel 2007, gli europei si esprimono positivamente in merito alla situazione economica attuale dell’Europa (48 %, 6 punti percentuali in più rispetto alla primavera 2017), piuttosto che negativamente (39 %, 7 punti percentuali in meno). In 23 Stati membri (rispetto a 21 nella primavera 2017) la maggioranza degli intervistati afferma che la situazione attuale dell’economia europea è buona. Dalla primavera (del) 2017, la percezione positiva ha guadagnato terreno in 23 Stati membri, con un incremento a due cifre in Spagna (39 %, + 12), Portogallo (58 %, + 11) e Austria (63 %, + 10).
Il 48 % degli europei ritiene che la situazione attuale della propria economia nazionale sia buona (+ 2). Si tratta del livello più elevato dall’autunno 2007. Rispetto alla primavera 2017, la percezione positiva della situazione economica nazionale è cresciuta in 19 Stati membri, tra cui soprattutto Finlandia (71 %, +12), Slovenia (46 %, +12), Austria (77 %, +9) e Ungheria (50 %, +9). A seconda dello Stato membro, la percezione è comunque diversa; in Germania e nei Paesi Bassi il 91 % dei cittadini ritiene che la situazione economica del suo paese sia buona, mentre in Grecia solo il 2% è di questo parere.
Nella zona euro tre quarti dei rispondenti si sono espressi a favore dell’euro (74%, +1), la percentuale più elevata mai raggiunta dal 2004. L’euro è sostenuto da almeno l’80 % dei cittadini in sette paesi: Slovacchia, Belgio, Germania, Spagna, Estonia, Irlanda e Slovenia.
2. Resta elevata la fiducia nell’Unione europea
Il 40 % degli europei ha un’immagine positiva dell’UE; il 37 % ne ha un’immagine neutra, mentre la percentuale di europei che hanno un’immagine negativa dell’UE rimane ad un livello contenuto (21 %). I risultati sono rimasti stabili rispetto alla primavera 2017 e confermano la tendenza positiva registrata dal 2016. La maggior parte degli intervistati ha un’immagine positiva dell’UE in 14 paesi, con le percentuali più elevate in Irlanda (59 %), Bulgaria e Lussemburgo (entrambi 57 %).
La fiducia nell’UE registra il 41 % (+1). La maggior parte degli intervistati ha fiducia nell’UE in 18 Stati membri (rispetto a solo 15 in primavera). I livelli più elevati di fiducia nell’UE si registrano in Lituania (64 %), Bulgaria (57 %) e Lussemburgo (56 %). Rispetto alla primavera 2017, la fiducia nell’UE ha guadagnato terreno in dieci paesi, ovvero in Belgio (53 %, + 7), in Slovacchia (48 %, + 5) e nella Repubblica ceca (35 %, + 5). La fiducia nell’UE è diminuita in 17 paesi.
La maggioranza dei cittadini europei si dichiara ottimista in merito al futuro dell’UE (57 %, + 1). L’ottimismo prevale in tutti gli Stati membri, eccetto due (rispetto a 24 nella primavera 2017): Grecia (60 % “pessimisti” e 37 % “ottimisti”) e Regno Unito (rispettivamente 48 % e 44 %). Le percentuali più elevate di ottimisti in merito al futuro dell’UE si registrano in Irlanda (80 %), Lussemburgo (72 %) e Malta (70 %). I valori meno elevati sono quelli di Francia (49 %) e Italia (50 %).
Gli europei che ritengono che “la loro voce conti nell’UE” sono il 44 %, un nuovo record per quest’indicatore dall’autunno 2004.
Infine, il 70% degli europei si sente cittadino dell’UE. “La libera circolazione delle persone, dei beni e dei servizi nell’UE” e “la pace tra gli Stati membri dell’UE” sono considerati i due risultati più positivi dell’Unione rispettivamente dal 57 % e dal 56 % degli europei.
3. I migranti rappresentano la prima preoccupazione degli europei, seguita dal terrorismo
Attualmente l’immigrazione è la principale sfida che l’UE deve affrontare (39 %, +1). Al secondo posto figura il terrorismo (38 %, -6 punti), seguito con notevole distacco dalla situazione economica (17%, -1), dallo stato delle finanze pubbliche degli Stati membri (16%, -1) e dalla disoccupazione (13%, -2). A livello nazionale, i principali motivi di apprensione sono tuttora la disoccupazione (25%, -4) e l’immigrazione (22%, immutato).
4. Sondaggio sul futuro dell’Europa
Il 75 % degli europei ha una percezione positiva dell’Unione europea, con le percentuali più elevate in Lituania (91 %), Danimarca (89 %) e nei Paesi Bassi (87 %).Il 71% degli europei consideral’UE “un luogo di stabilità in un mondo in difficoltà” (+5 dal 2016).
Contesto
L’indagine “Eurobarometro standard – Autunno 2017” (EB 88) è stata realizzata mediante interviste “faccia a faccia” tra il 5 e il 19 novembre 2017. Sono state intervistate 33 193 persone nei diversi Stati membri dell’UE e nei paesi candidati[1].
Il sondaggio speciale Eurobarometro 467 “Futuro dell’Europa” è stato realizzato mediante interviste telefoniche tra il 23 settembre il 2 ottobre 2017. Sono state intervistate 27 881 persone negli Stati membri dell’UE.