Dare consigli a chi ha bisogno di aiuto è una tipica forma di fastidiosa supponenza che si esprime anche in un proverbio (“Cerchi aiuto e trovi consiglio”).
Poiché credo di star facendo senza alcun personale profitto e non certo in vista di futuri vantaggi politici e tanto meno d’altro genere, quella che ritengo essere la mia parte per il NO e forse qualcosa (c’è chi mi dice: troppo) di più, credo di poter permettermi di dare qualche consiglio, che è poi una profferta di aiuto, ai molti, moltissimi, anche troppi, Comitati per il NO che stanno venendo fuori come funghi.
Naturalmente rinunzio in partenza a farlo nei confronti di certi Comitati che sembrano costituiti al solo scopo del “mettersi in evidenza” dei loro fondatori. Tutto fa brodo, ma il brodo acido è inutile e dannoso.
Non oso darlo ai Comitati, più grandi, quelli costituiti sul serio da forze politiche consistenti e da personaggi che, certamente, non hanno bisogno di “mettersi in evidenza”. Credo, del resto che un ruolo decisivo possano averlo proprio Comitati spontanei di gente decisa veramente a lavorare.
Comitati di categorie (penso all’ottimo Comitato degli Avvocati di Trieste) ai quali, intanto, consiglierei di “aprirsi”, per quanto possibile, alla generalità dei cittadini. E Comitati locali.
Credo che siano da evitare, perché richiedono un lavoro sproporzionato alla risonanza e, quindi, al risultato, manifestazioni pubbliche, se non si dispone in partenza di qualche efficiente mezzo di informazione (stampa, televisione e radio locali) che ne assicurino la risonanza e un’adeguata attenzione sulle generalità dei cittadini. Andare a parlare a qualche decina di persone è poco “redditizio” e deprimente.
Un impegno particolare dovrebbe essere riservato all’uso di internet, con la trasmissione a “catena di Sant’Antonio” di messaggi brevi, sensati ed incisivi e con la condivisione sistematica di quanto di efficace e convincente vi appaia.
Una raccomandazione a tutti (grandi e piccoli, di ogni colore politico): evitare ogni polemica fra sostenitori del NO. Ogni discussione del tipo “il mio NO è migliore del tuo” è decisamente cretina. Ancor più lo è il rinfacciarsi precedenti atteggiamenti e responsabilità.
Ci sono atteggiamenti che sembrano originati da intendimenti autolesionistici. Per fare un esempio: so di gruppi che hanno “schifato” il nostro “Stupidario…” perché c’è la prefazione di Brunetta (che è l’unico esponente che ha voluto darci una mano!).
Un ultimo (si fa per dire, ce ne sarebbero di consigli da scambiarci!!) consiglio: occorre denunciare ogni prevaricazione e di abuso di pubblici poteri di quelli del SI e dei “renziani in servizio permanente o di complemento”. Evitando di ridursi a lamentele ma suggerendo e propagandando proteste e contestazioni. La prevaricazione nella conduzione della campagna per il referendum è l’immagine da vero spirito della cosiddetta riforma costituzionale. Che, del resto è “personalizzata” da Renzi e per Renzi, così come Renzi ha “personalizzato” il referendum.
Se non apprezzate questi consigli non perdete tempo a mandarmi a quel paese. Non sarà tempo perso quello, se invece lo apprezzerete, che vorrete spendere per diffonderli e farli pervenire a chi di dovere.
Mauro Mellini