Agrigento – Rischia di saltare la partecipazione della Provincia Regionale di Agrigento al principale appuntamento italiano e internazionale per i professionisti del turismo.
Bit è il più grande evento dedicato all’esposizione del prodotto turistico italiano e alle migliori offerte del mercato turistico internazionale e rappresenta un imperdibile momento di incontro e di scambio tra domanda ed offerta.
Dopo due anni di assenza, quest’anno la Provincia avrebbe dovuto nuovamente partecipare a quella che è una della più autorevoli nel settore del turismo.
Eppure nonostante dietro uno specifico progetto del consigliere provinciale Roberto Gallo si sia arrivati ad una variazione al “bilancio pluriennale” per stanziare 40.000 euro per le fiere turistiche, pare proprio che ancora una volta Agrigento non sarà presente ad una fiera che lo scorso anno ha fatto registrare ben 5.000 espositori provenienti da 130 paesi.
Nulla ancora di certo o di ufficiale, ma secondo i ben informati la partecipazione alla fiera, che aveva anche ricevuto la “benedizione” del Presidente D’Orsi, non ci sarà.
Motivo? L’ennesimo ordine giunto dall’alto, che tarpa ancora una volta le ali allo sviluppo turistico del territorio agrigentino.
Voci di corridoio vorrebbero che a dare lo stop al progetto sia stato il governatore della Sicilia Raffaele Lombardo e se così realmente fosse, allora potremmo metterci il cuore in pace poiché molto difficilmente D’Orsi potrebbe non subire l’imposizione del suo leader di riferimento.
Sulla vicenda abbiamo provato a contattare Gallo, il quale essendo in partenza per ragioni istituzionali, non ha voluto commentare telefonicamente le indiscrezioni delle quali siamo venuti a conoscenza, riservandosi d’intervenire al suo ritorno, affinchè Agrigento non debba rinunciare ad un appuntamento importante come la BIT Milano 2011.
In attesa di ulteriori notizie in merito, non ci resta che sperare che il Presidente D’Orsi prenda atto di essere il rappresentante di una popolazione che lo ha eletto, dimenticando ordini di scuderia provenienti da vertici di partito, che penalizzerebbero ulteriormente la nostra provincia, mortificando le aspettative degli agrigentini.
Gian J. Morici