…sarebbe guerra? Il dubbio mi assale quando, dall’ennesima volta dall’inizio dell’Euro di calcio, la radio annuncia: stasera si terrà la partita a rischio A contro B. Un tempo il rischio era la squalifica secondo i gironi. E’ quello che vagamente ho capito in tanti anni, perché il calcio, che lo si segua o no, entra da tutte le fessure. Quindi qualcosa si deve pur sapere.
Ora invece scopro che le partite “a rischio” non sono quelle tra due squadre che si giocano l’avanzata verso la Coppa ma quelle a rischio pestaggi… Vedi Inghilterra-Russia la cui prima partita ha messo fuori gioco un numero elevato di tifosi e di forze dell’ordine nonché sfracellato un po’ di commerci. Chissà se tali costi verranno detratti dall’auspicato ritorno economico dell’Euro? Per la partita Turchia-Croazia sono stati rafforzate le misure di sicurezza… e via dicendo perché non ricordo tutto. Gli islandesi sembrano pacifici ma tale serenità è probabilmente dovuta al fatto che si tratta del loro primo campionato europeo. A forza di vedere gli altri pestarsi capiranno che è così che si fa.
E meno male che piove! Si va bene, questo ha provocato danni ai terreni da calcio e spese supplementari, compresa la “verniciatura in verde” di un prato a scopo diffusione TV ma l’impietoso clima ha forse impedito il peggio. Non siamo ancora alla fine, vedremo cosa ci porta il meteo…
Bene! In Francia vigono: lo Stato di Emergenza, gli scioperi e le manifestazioni, l’Euro dentro e fuori dagli stadi e l’ultima idea del Ministro degli Interni Cazeneuve è quella di chiedere ai sindacati di fare una “manifestazione sedentaria”. Forse intende un “happening”? Bello, suona tanto “peace & love”.
Per concludere una buona notizia: la Senna è rientrata nel suo letto. Degli alluvionati che contano i danni non se ne parla, tanto c’è l’Euro!
E piove…
L.P.