L’ennesima crisi politica? È la prova più evidente dello sfaldamento definitivo della coalizione di centro-destra che ha sostenuto il Sindaco Termini, ieri del PDL ed oggi dell’UDC- si legge nella nota del PD di Campobello di Licata -, i cui risultati, fino ad oggi, non sono sicuramente all’altezza dell’ambizioso slogan “la strada per rinascere”.
In questo anno e mezzo abbiamo assistito al cambio di diversi Assessori e ad valzer continuo all’interno dei Gruppi consiliari, l’ultimo dei quali ieri con una forte accusa del consigliere Montaperto che ha dichiarato di voler condividere la sua azione “con persone che pensano che l’unico obiettivo è il bene del proprio paese”, distaccandosi da un altro gruppo di maggioranza, al cui interno milita il Presidente del Consiglio.
Oggi il Sindaco prova a ricostruire una sua maggioranza manifestando, al momento solo e soltanto sugli organi di informazione, a cui non è seguito nessun passaggio ufficiale, la sua volontà a rifarsi
ad un mutato quadro politico regionale e provinciale e dichiarando che “non permetterà il cosiddetto frastagliamento dei partiti e dei gruppi” e che apprezzerà di più “i consiglieri che hanno una posizione ben definita”, esortando ad un senso di responsabilità da parte di tutti, a cui non si è mai sottratto il PD di Campobello che, seppur dall’opposizione, ha sempre presentato proposte per risolvere i problemi della Comunità come nella conferenza dei capigruppo di ieri sul bozza piano industriale della Dedalo, snobbata invece dai gruppi consiliari di maggioranza, a proposito di senso di responsabilità.
Alla dichiarazioni del Sindaco è seguita una forte presa di posizione di dieci consiglieri di maggioranza in cui manifestano “serie perplessità sulla volontà del sindaco di addivenire ad una soluzione stabile” richiamandolo al “patto stabilito con gli elettori” ed al “risultato che ha determinato la Sua elezione” e proponendo un“Patto per la città” nel rispetto del mandato conferito dagli elettori, bocciando di fatto la proposta del Sindaco.
Solo per la cronaca, proprio per dimostrare che non c’è nulla di politico in questa crisi, tra i dieci firmatari ci sono due consiglieri, tra cui il Presidente, fin a quel momento appartenenti ad un gruppo consiliare il cui capogruppo è il Consigliere Nigro che invece non ha firmato il documento insieme all’altro consigliere appartenente al gruppo ovvero il dott. Incardona.
Oggi solo il Consigliere Montaperto ha abbandonato quel gruppo mentre il Presidente no, preludio quindi ad un altro cambio e ad un altro valzer?
A questo punto come il gioco dell’oca ritorniamo al punto di partenza ovvero alla prima crisi avvenuta nel mese di agosto del 2009 quando dopo il voto di alcuni dei consiglieri di maggioranza insieme ai consiglieri di opposizione il Sindaco ebbe a dichiarare che non si sarebbe fatto condizionare da gruppi di consiglieri organizzati ed era pronto al dialogo con le forze politiche e con “la schiena dritta senza condizionamenti da parte di nessuno”.
Sappiamo tutti come è andata a finire!
Il Sindaco oggi ci riprova, vedremo un film già visto?
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