SOS Villaggi ei Bambini in Ecuador sta proteggendo i bambini soli e le famiglie colpite dal terremoto
Il 16 aprile l’Ecuador è stato devastato da un terremoto di 7,8 gradi della scala Richter. Le province più colpite sono state Esmeraldas e Manabí. 660 sono le vittime, 30.000 le persone che vivono in rifugi temporanei e 6.800 le famiglie evacuate. Gravi i danni alle infrastrutture, scuole e ospedali. Molti bambini hanno perso le loro famiglie e hanno bisogno di protezione immediata e di essere ricongiunti.
Il presidente Rafael Correa, dopo aver dichiarato lo stato di emergenza, ha creato una Commissione per la ricostruzione e la riattivazione produttiva delle zone colpite dal terremoto. Nelle province di Manabí e Esmeraldas vi è oggi una forte presenza militare, per controllare le città più colpite e facilitare la distribuzione di cibo e acqua alle famiglie nei rifugi temporanei.
SOS Villaggi dei Bambini sta lavorando per sostenere i bambini e le famiglie in difficoltà offrendo assistenza psicologica e medica. Le zone in cui sta concentrando i suoi sforzi sono Pedernales e Portoviejo (nella provincia di Manabi).
Questa la risposta SOS all’emergenza Ecuador:
– Due squadre di psicologi e assistenti sociali stanno operando nei campi di soccorso per dare sostegno ai bambini soli e occuparsi del ricongiungimento familiare.
– Sono stati creati Centri di Distribuzione di acqua e cibo a Quito e a Portoviejo per le famiglie in difficoltà.
– Stiamo collaborando con l’Associazione tedesca MHD (Medizinisches Hilfswerk Deutschland) per fornire sostegno sanitario. Si temono il tetano e la febbre gialla.
“Noi siamo in Ecuador dal 1964. Aiutiamo i bambini e le famiglie qui da tantissimi anni. Sono più di 6.000 le persone che beneficiano dei nostri programmi e servizi. I nostri 6 Villaggi SOS in Ecuador non sono stati fortunatamente colpiti. Non ci sono feriti e vittime tra i nostri bambini, ragazzi, Mamme SOS e collaboratori, ma non possiamo ignorare quello che sta accadendo vicino e intorno a noi. Il nostro compito adesso è quello di sostenere e proteggere i bambini che sono rimasti soli e aiutare tutte le famiglie vulnerabili colpite dal disastro. Dobbiamo accogliere, chi è solo, in spazi sicuri e cercare con urgenza le famiglie disperse per poterli ricongiungere. I bambini da proteggere sono migliaia e il numero tende ad aumentare di giorno in giorno. Temiamo di non riuscire ad aiutarli se non interveniamo subito. Dobbiamo garantire loro acqua, cibo, medicine, coperte, ricovero, supporto psicologico e dobbiamo farlo adesso” – Andreas Papp, Direttore internazionale Programmi di Emergenza SOS Villaggi dei Bambini
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