UGL Sicilia sull’immigrazione
E’ sotto gli occhi di tutti la disperata traversata di migliaia di migranti, che si schianta inesorabilmente dopo lo sbarco in Italia in una illusione di poter cambiare concretamente la loro vita – spiega in una nota l’Ugl Sicilia – al punto in cui ci troviamo non è possibile tollerare che il fiume di vite umane possano morire in mare o lasciarli mendicare per le città, soprattutto se a questo si aggiunge il malessere sociale che è imploso da qualche anno nel nostro paese”.
“Riteniamo – approfondisce l’Ugl Sicilia – che gli aiuti umanitari siano dovuti alle popolazioni privi di viveri e medicine, da parte dei paesi industrializzati come l’Italia, ma con numeri alla mano non crediamo sia possibile assorbire, sia in termini di welfare che di politiche attive del lavoro, una tale ondata immigratoria, come riferisce l’Ocse nel suo ultimo rapporto, l’Italia è il quarto paese dell’area Ocse per percentuali di senza lavoro, purtroppo anche il resto d’Europa conta una notevole disoccupazione, quindi la domanda che pone il nostro sindacato è come faremo a dare un lavoro a tutti” ?
“O forse si spera – puntualizza l’Ugl Sicilia – che chiuderemo gli occhi dopo la morte degli immigrati e adesso anche degli italiani nelle campagne a causa dello sfruttamento dei caporali e lasciare che sfruttino tutta la manovalanza appena sbarcata in cerca di lavoro”?
“Ebbene, – conclude l’Ugl Sicilia – questo deve essere un concetto fondamentale che il governo nell’inchiesta che intende eseguire sulle morti per sfruttamento deve concretizzare, ponendosi al cospetto dell’opinione pubblica con una soluzione definitiva al fenomeno dei flussi immigratori oramai consolidato e ben organizzato dalla criminalità”.