Giocasta: una Donna che decide di essere libera
Caterina Vertova, reduce dal successo dello spettacolo “Malafemmina”, aderisce a questo nuovo progetto con la determinazione di portare avanti la difesa dei diritti umani delle donne.
Giocasta si sposa a 17 anni, desidera vivere, essere donna, diventare madre. Un potere occulto glielo impedisce. E lei, con tutta se stessa, porta avanti la sua folle rivoluzione.
Caterina Vertova è Giocasta, una donna che combatte contro le distinzioni sociali e culturali, una fra tutte quella fra uomo e donna. Giocasta ha sapientemente costruito il suo destino e non vuole che ciò venga messo in discussione. Il testo dell’autrice contemporanea greca Dimitra Mitta risponde alla necessità di mettere in scena una figura come Giocasta per analizzare e capire che cosa succede nell’anima e nel cuore di un grande personaggio femminile della mitologia greca, di cui ad oggi si è solo “accennato” attraverso la storia di Edipo. Giocasta, regina di Tebe, a causa di una tremenda profezia, sposa Edipo, suo figlio, che nello stesso tempo è anche l’assassino di Laio, suo primo marito e padre di Edipo stesso.
L’opera inedita offre una visione innovativa di una delle storie più antiche e affascinanti del Teatro Classico. Edipo è interpretato da Edoardo Siravo che rende magistralmente lo smarrimento di un uomo che ha subito, senza saperlo, un destino dal quale ha disperatamente cercato di fuggire.
Questa lente d’ingrandimento puntata dall’autrice sulla complessità di una donna e madre come Giocasta, definisce un concetto rivoluzionario dell’essere donna, moglie e madre. Per liberarsi (sindrome di Giocasta), Giocasta inneggia alla possibile totale libertà di diventare madre “con il seme di un altro uomo” e alla necessità di una “sorte diversa e distinta” di una moglie rispetto al proprio marito. La tragedia ha un finale diverso da quanto siamo abituati a vedere sul palcoscenico della drammaturgia greca.
Ne viene fuori una figura di Donna forte, consapevole e moderna. Un ruolo che Caterina Vertova, attrice di grande fama, diplomata all’Accademia D’Arte Drammatica del Piccolo di Milano e con una carriera teatrale di oltre 40 spettacoli, interpreta con la consueta professionalità e con la passionalità di cui è capace.
Insieme a Caterina Vertova e Edoardo Siravo, anche Valentina Enea e Cesare Biondolillo. I due giovani attori palermitani porteranno egregiamente in scena, con umiltà e intelligenza, Antigone e il giovane Edipo.
Tra le novità di questa edizione, la partecipazione di Renato Campese, che interpreta un disincantato e ironico Tiresia, forse il personaggio più consapevole e integro di tutta la vicenda.
Lo spettacolo, diretto dal regista pattese Stefano Molica, andrà in scena il 18 agosto alle 21:15 nella meravigliosa cornice del Teatro Antico di Tindari, e il 19 agosto alle 19:15 nel Teatro Greco di Segesta
Biglietti acquistabili su Ticketone e Tickettando.