di Ettore Zanca
Quando vi verranno a raccontare che i colpevoli devono pagare e che certe tragedie non devono ripetersi mai più, segnatevi e ricordatevi questa storia.
Nicoletta Faraldi ha 62 anni, e di mestiere lavora, o meglio lavorava all’ufficio di valutazione di impatto ambientale della Regione Liguria, come esperta di diritto.
Da un momento all’altro si è trovata dal valutare il rilascio di permessi a costruire, alla sicurezza sanitaria in materia animale, di cui, per sua stessa ammissione non sa una beata fava.
Il tutto mentre il suo ufficio si trovava anche nel marasma delle alluvioni, perchè mentre Genova e dintorni affogavano nella noncuranza, qualcuno si affrettava a firmare il decreto di trasferimento.
Motivo di tanta fretta? Il suo superiore ha fatto spallucce e ha detto che “si tratta di pura politica, nessuna incompetenza, o errore fatto dalla signora, che potesse giustificare il passaggio.
Un errore, se tale può dirsi, lo ha fatto. Sapete quale?
Qualche giorno prima di essere trasferita ha firmato il diniego di un permesso a costruire.
Si trattava di autorizzare l’edificazione di un centro commerciale COOP, sul Bisagno. Ora per chi Il territorio ligure non lo mastica, il nome può dire poco, ma Bisagno, Fereggiano, Sturla e compagnia cantante, sono i torrenti che rischiano di fare scappare il morto ogni pioggia, per l’incuria umana, sono i professionisti dell’esondazione, dove le colpe sono umane.
Costruire un centro commerciale lì, significa mettere in pericolo vite, infatti i dati parlavano chiaro, “l’opera «ricade parzialmente in fascia A (area storicamente inondata) e parzialmente in fascia B (area inondabile duecentennale)». Conclusione scontata: «Variante inammissibile», bocciata la richiesta presentata dalla Talea Spa, braccio immobiliare della Coop Liguria.
Quindi ripeto per i duri d’orecchio. Fascia A storicamente inondata e B sottoposta a inondazioni da duecento (diconsi: duecento!) anni.
Ecco, quando vi racconteranno che tragedie del genere non devono succedere, chiedetevi perchè, chi prova a scongiurarle si ritrova dall’avere a che fare col cemento e i suoi utilizzi, a dover misurare la temperatura ai cavalli col termometro rettale. Forse qualche risposta vi illuminerà.