Di discariche abusive per smaltire rifiuti speciali e pericolosi realizzate da imprenditori che operano nell’hinterland agrigentino ne avevamo scritto nei primi giorni del dicembre 2011, quando pubblicammo le immagini fatteci pervenire che mostravano un’area prossima ad un’attività commerciale che si era disfatta delle merci andate a male, in barba a qualsiasi legge di tutela dell’ambiente.
Decine, o forse centinaia di confezioni di latte ed altri alimenti, interrate dopo essere state bruciate, mentre l’acqua, probabilmente piovana, ricca dei veleni dovuti allo smaltimento clandestino, andava ad inquinare i sottosuoli e le falde acquifere.
La Procura della Repubblica di Agrigento, a seguito della scoperta in data 30 novembre 2011di una discarica abusiva, ha chiuso le indagini chiedendo il rinvio a giudizio dell’imprenditore empedoclino Giuseppe Burgio, 49 anni, e degli operai Beniamino Lauricella, 35 anni, di Grotte, e Michele Pecorelli, 54 anni, di Agrigento.
La discarica abusiva di rifiuti speciali e pericolosi venne scoperta nei pressi del Centro di distribuzione alimentare di contrada San Benedetto.
A chiedere il rinvio a giudizio dell’imprenditore e dei due operai, il procuratore aggiunto Ignazio Fonzo e il pubblico ministero Silvia Baldi.
Purtroppo, non si può fare a meno di notare lo strabismo di taluni ambientalisti che per anni si sono trasformati in paladini difensori di imprenditori che – stando a quanto ritenuto dalla Procura agrigentina – violavano la normativa in materia di smaltimento dei rifiuti prevista durante lo “stato di emergenza” che è stato dichiarato in Sicilia.
Qui la lettera dell’imprenditore inviata al sottoscritto, quando, purtroppo, molti preferivano far finta di non vedere… Molto interessanti i commenti…. https://lavalledeitempli.net/2011/10/13/ci-scrive-il-sig-giuseppe-burgio/