Ha avuto una grande partecipazione istituzionale la “giornata della liberazione”, la manifestazione antimafia, conclusasi ieri sera tardi, voluta dal Presidente della Provincia Eugenio D’Orsi e dai Sindaci di Agrigento Marco Zambuto e di Campobello di Licata Michele Termini. Una manifestazione che ha visto l’adesione dell’Assessore Regionale Roberto Di Mauro, del Prefetto di Agrigento Umberto Postiglione, dell’ArciVescovo di Agrigento Don Franco Montenegro, del Questore di Agrigento Girolamo Di Fazio, dei vertici delle Forze dell’Ordine della provincia, di quasi tutti i 43 Sindaci del territorio provinciale. Presenti anche i rappresentanti delle forze politiche e sindacali, dei ceti produttivi e del mondo dell’Associazionismo, oltre a numerosi cittadini comuni che hanno voluto esprimere con la loro presenza il ringraziamento per l’impegno delle forze dell’ordine e della Magistratura contro la criminalità organizzata.
La manifestazione è iniziata con un momento di preghiera celebrato dall’Arcivescovo di Agrigento Don Franco Montenegro, il quale tramite la lettura di alcuni brani, ha ricordato le tante vittime della mafia e la figura ed il pensiero di Don Pino Pugliesi trucidato dalla mafia a Palermo richiamando anche le parole di Papa Giovanni Paolo secondo celebrate a San Gregorio, sotto il tempio di Giunone, nella ormai famosa omelia contro la mafia.
L’Arcivescovo Montenegro ha detto anche che “la mafia è quella cultura che occupa subdolamente le nostre città, i palazzi delle istituzioni, gli uffici, perfino le strutture sportive, gli atteggiamenti quotidiani di piccoli e grandi uomini, dei ragazzi e dei giovani stessi. Se vogliamo liberarci dalle logiche mafiose – ha aggiunto – dobbiamo stringere un’alleanza autentica fra i diversi soggetti che concorrono all’edificazione della società: la politica, le forze dell’ordine, la comunità ecclesiale, le famiglie, la scuola. Uniti si vince, insieme si sconfigge il male e si contagia il bene”.
Dopo il momento di preghiera è iniziata la fiaccolata che ha attraversato il lungomare Falcone Borsellino di San Leone con in testa i gonfaloni di tutti i comuni presenti alla manifestazione.
Al termine della fiaccolata, durante una sobria cerimonia alla quale hanno partecipato anche numerosi cittadini comuni, hanno preso la parola il Sindaco di Agrigento Marco Zambuto, a nome dei Sindaci della provincia, e il Presidente della Provincia Eugenio D’Orsi.
Con questa iniziativa noi vogliamo dimostrare – ha detto D’Orsi – che la politica non può essere assente dalla lotta alla mafia e deve, in maniera determinata, far sentire l’appoggio e la gratitudine per quello che fanno le forze dell’ordine e la magistratura.
Il Presidente D’Orsi ha voluto esprimere riconoscenza alle forze dell’ordine e la magistratura per i recenti successi e i duri colpi che infliggendo alla mafia. L’arresto di Giuseppe Falsone, – ha detto il Presidente D’Orsi -, è la prova che anche le forze dell’ordine e della magistratura della nostra provincia sono in grado di contrastare adeguatamente la criminalità organizzata.
Al termine degli interventi sono state consegnate delle targhe al Prefetto di Agrigento, al questore Di Agrigento, al Comando Provinciale dell’Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, della Capitaneria di Porto e dell’Ispettorato Provinciale delle Foreste per il contributo quotidiano dato da tutte le forze dell’ordine nella lotta alla mafia.
Significative e piene di speranza le parole di ringraziamento del Prefetto Umberto Postiglione, del Questore Di Fazio e dei vertici delle forze dell’ordine che ritengono fondamentale l’appoggio e il coinvolgimento degli Amministratori locali, della politica, della Società civile, delle forze sindacali e produttive e della società civile per sconfiggere la mafia.
Un concerto musicale degli Svitols ha concluso la manifestazione.