Indagini, scandali, regalie, tangenti, leggi ad personam, nulla più ci scandalizza.
Quello che è ancor peggio, che abbiamo finito con l’accettare questo stato di cose, giustificandolo con il fatto che tanto fanno tutti così.
Dalla sinistra alla destra, senza eccezione alcuna, una classe politica corrotta ha pensato solo agli affari propri, lasciando che il paese andasse in malora.
Seggi scambiati con favori personali – a volte pare anche di carattere sessuale -, stipendi d’oro e incarichi prestigiosi a faccendieri ed imprenditori dal passato – ma anche dal presente – assai discutibile, con in aggiunta un ingrediente che pare stia ormai alla base di tutto. La premiata ditta Mafia&Massoneria.
Così, mentre si vogliono tagliare stipendi e pensioni, creando ancora ulteriori fasce di povertà – scuola di manovalanza per organizzazioni criminali? -, nessuno sembra chiedersi chi siano i responsabili di tanto sfacelo.
Di certo non se lo chiedono gli illustri politici ai quali – a loro insaputa s’intende – è stata pagata una casa, né quelli che si sono trovati sul loro conto corrente qualche milione di euro – chissà che dispiacere…- e che certamente ne erano all’oscuro anche loro.
Men che meno quelli i cui debiti venivano pagati da “”noti benefattori”.
A chiederselo, è Bertino Parisi di Agrigento. Già, proprio il Bertino Parisi autore della lettera al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, con la quale chiedeva consiglio su come lasciarsi morire, visto che la misera pensione che prende, lo costringe a scegliere tra il pagare l’affitto di casa e le cure delle quali ha necessità, o la spesa per evitare di morir di fame (leggi la l’articolo).
Sarà che a pancia vuota il cervello forse funziona meglio, o per il fatto stesso di non aver soldi, ci si distrae meno (niente bar, cinema, gite ecc), fatto sta, che al “pensionato indigente”, è venuta la brillante idea di chiedersi se è giusto che a pagare i danni debbano essere i cittadini. Chi sono i responsabili del debito che la Nazione Italiana ha contratto con l’Estero?
“Si conoscono sia nel tempo quanto nella specifica quantità e soprattutto con certezza matematica – scrive Parisi – coloro i quali si sono alternati nel dirigere nel suo specifico incarico il competente Ministero delle Finanze.
Il ragionamento di Parisi, è abbastanza semplice: in ragione della legge universale che “chi sbaglia paga”, conoscendo i responsabili che nel tempo – ognuno per il proprio periodo e per quanto documentato – hanno portato a questo deficit la nazione, vengano chiamati a risarcire il danno causato.
Il ragionamento, non fa una grinza, se non fosse per il fatto che senza questo “danno”, difficilmente si sarebbero potute ottenere ville in regalo e conti correnti milionari.
Chi mai potrebbe andare a perorare una causa del genere? Meglio continuare a rubare ai poveri – che tanto non possono far nulla – piuttosto che toccar la tasca ai ricchi.
Parisi, che non fa distinguo tra destra e sinistra, ricorda come l’ex ministro di giustizia, Angelino Alfano, sentendo “il bisogno di voler fare una sana e giusta rivoluzione politico-strutturale, ha espresso il desiderio di voler fondare “Il Partito degli Onesti”. Mica male – afferma Parisi – Solo che senza volerlo o forse per una specie di lapsus freudiano, è caduto nella trappola della “aescusatio non petita… accusatio manifesta…”.
“Capiamo ed apprezziamo la bella idea – continua il Parisi -, però visto che il premier, in extremis, gli ha lasciato l’ingrato compito di dipanare una matassa ormai troppo aggrovigliata, Alfano dovrebbe far capire a chi di competenza che per attuare questa sua grande e lodevole iniziativa, dovrebbe fare una epurazione tipo “Giudizio Universale”, al punto da emulare o addirittura superare personalmente il Padreterno.”
Brutta storia, considerato il fatto che neppure la Chiesa vuol saperne di contribuire a risanare il deficit dello Stato italiano, pagando le tasse così come le pagano tutte le altre organizzazioni, associazioni, enti – ma anche semplici cittadini – che non abbiano carattere religioso.
Ma il buon pensionato, al quale tutto manca tranne che il tempo per pensare, è deciso a non fermarsi qui, ed intende promuovere tutte le azioni ritenute opportune, ed in qualunque sede, affinchè in futuro non debba più accadere il ripetersi di fatti quali quelli attuali.
“Noi cittadini ne siamo venuti a conoscenza solo ora – della reale situazione economica del paese ndr – e solo ora possiamo denunciare a chi di competenza.
La Magistratura italiana, forte del democratico assunto che campeggia in tutte le aule dei Tribunali, che ammonisce “La legge è uguale per tutti”, proceda liberamente e per specifica competenza, nell’interesse di conoscere la verità…Tutta la verità…nient’altro che la verità…!”
Parisi, a tal fine, ha anche deciso di avviare una campagna di sottoscrizioni, affinchè “Chi sbaglia paga”…
Gian J. Morici
pensione ad honorem per Bertino