L’On. Ida Carmina, deputata del Movimento 5 Stelle, comunica di aver contattato il Direttore Regionale di ANAS per segnalare che la soluzione finora adottata — consentire il passaggio sul Viadotto Re in un’unica direzione — si è rivelata fonte di gravi disagi per la popolazione di Porto Empedocle, costretta a file interminabili e a percorrere l’intero centro abitato per poche decine di metri, con evidenti problemi di sicurezza.
Nel corso delle interlocuzioni, è stata condivisa una prima soluzione per il Viadotto Re sulla SS 115, all’altezza di Ciuccafa, grazie alla disponibilità di ANAS a consentire l’accesso a senso alternato, anche mediante l’installazione di un semaforo. Tale misura eviterà agli automobilisti diretti verso Sciacca di attraversare il centro marinaro, riducendo i disagi finora subiti dai residenti e dagli utenti della strada.
«Dopo le mie interlocuzioni con il Direttore Regionale di ANAS, Ing. Montesano — dichiara l’on. Carmina — posso annunciare che a brevissimo, addirittura tra pochi giorni, per gli automobilisti finiranno le peripezie per viaggiare in direzione Sciacca. Sarà infatti consentito l’accesso al Viadotto Re a senso alternato, tramite semaforo o personale dedicato. La mia proposta è stata valutata positivamente da ANAS e si attende ora il riscontro finale della Prefettura di Agrigento».
L’intervento consentirà di evitare l’attraversamento del centro abitato di Porto Empedocle, abbattendo i tempi di percorrenza di almeno 30 minuti rispetto all’attuale deviazione e riducendo sensibilmente la pericolosità della situazione.
«Si tratta di un primo passo avanti rispetto ai gravi disagi della viabilità agrigentina — prosegue la deputata — da troppo tempo caratterizzata da interruzioni, chiusure e lavori su viadotti, ponti e strade statali, con tempi e risultati inaccettabili. È l’ennesima dimostrazione di un’Italia a più velocità».
Ai primi di gennaio, l’On. Carmina chiederà la convocazione di un tavolo tecnico in Prefettura per fare il punto complessivo sulla viabilità della provincia di Agrigento, che presenta ancora criticità notevolissime e necessita di soluzioni concrete e tempestive.
«Ho fatto presente la situazione al Governo con numerose interrogazioni parlamentari — conclude — e continuerò a sollecitare e vigilare per la tutela della mia città e dell’intera provincia di Agrigento, che sconta un grave gap infrastrutturale e ha bisogno di risposte rapide e adeguate».