Martedì 11 novembre alle ore 17:30, a Spazio Cultura Libreria Macaione, via Marchese di Villabianca, 102 – Palermo, verrà presentato il libro L’amore non conosce dipendenze, un saggio scritto da Maria Antonietta Catania e Federica Dolce, con la prefazione di Rocchina Staiano e i contributi di Sonia Tinti Barraja e Rosa Di Stefano, novità editoriale de La Bussola Editore.
L’amore è un sentimento potente e misterioso ne hanno narrato e scritto i poeti e i filosofi di ogni tempo è stato rappresentato e dipinto, cantato, scatena un turbinio di emozioni, incanta, scombussola.
L’incontro è organizzato e promosso dalla Camera Civile di Palermo in collaborazione con Spazio Cultura, l’AMI Associazione Avvovati Matrimonialisti Italiani, e l’Ordine Avvocati Palermo.
Dopo i saluti dell’Avvocato Gerlando Gibilaro, Presidente della Camera Civile di Palermo e l’intervento dell’Avvocato Dario Greco, Presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Palermo, dialogheranno con le autrici:
l’Avvocato Rochina Staiano, Docente presso l’Università di Teramo e “La Sapienza” sede distaccata di Latina, autrice della prefazione al libro (da remoto)
l’Avvocato Anna Galioto, Presidente AMI Palermo
la Dottoressa Sonia Tinti Barraja, Psicologa e Psicoterapeutra, autrice del capitolo sul narcisismo e la dipendenza affettiva
l’Avvocato Manlio Lombardo, Socio AMI Palermo
l’Avvocato Giuseppe Varisco, Componente direttivo della Camera Civile di Palermo e componente COA Paleremo
il libraio Nicola Macaione.
A introdurre e moderare l’incontro sarà la Dottoressa Luciana Ardizzone.
Maria Antonietta Catania, Avvocato civilista del foro di Palermo dal 1998, co–fondatrice e partner di Bisconti Avvocati, si occupa prevalentemente di diritto di famiglia. Nel 2020 ha creato la unit MAC servizi legali che fornisce assistenza giudiziale e stragiudiziale a privati e imprese per prevenire e gestire i contrasti in famiglia, in azienda e nel passaggio generazionale avendo tutela delle relazioni familiari. Formatasi alla Scuola in diritto delle relazioni familiari Milena Pini, ha maturato una notevole conoscenza ed esperienza nella gestione dei conflitti di coppia e, più in generale, familiari. È abilitata alla pratica della coordinazione genitoriale e dal 2014 è anche mediatore civile e familiare riconosciuto. È consigliere per la Camera Civile di Palermo con delega alla formazione e si occupa dell’organizzazione dei corsi di formazione per la mediazione e la negoziazione.
Federica Dolce, nata a Palermo nel 1976, laureata in Giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Palermo, avvocato civilista. Ha conseguito un master in General Management presso l’Isida, acquisendo competenze anche in ambito comunicativo. Autrice di cinque libri per bambini, pubblicati dalla casa editrice Carlo Saladino Editore, ha collaborato con la redazione di «Oplà magazine», rivista dedicata al mondo dei bambini. Sempre sensibile alle tematiche familiari, genitoriali e relative al mondo dei giovanissimi e interessata sempre di più alla mediazione familiare, come utile strumento deflativo del contenzioso e come valido supporto stragiudiziale per una comunicazione empatica e costruttiva.
L’amore è un sentimento potente e misterioso ne hanno narrato e scritto i poeti e i filosofi di ogni tempo è stato rappresentato e dipinto, cantato, scatena un turbinio di emozioni, incanta, scombussola. Sfugge ad una definizione ben precisa. Ancor più difficile è però distinguere una passione intensa e sana, costruttiva da una disfunzionale o patologica, a volte non si dispone nemmeno di criteri diagnostici ufficiali o universali per individuare con precisione ed esattezza le criticità. È questo il caso della dipendenza affettiva dove la componente romantica sfocia in una sorta di ossessione per il partner e la paura di perderlo diventa prevalente. Le sfumature che caratterizzano l’ossessione d’amore sono tali e tante che spesso portano il partner abusante ad agire violenza di genere, e assistita dai figli, il limite è speso sottile e viene di sovente travalicato, soprattutto, se la relazione finisce contro il volere di uno dei due. È opportuno conoscere limiti e confini che non vanno superati per garantire il maturare di una relazione sana ed appagante anche nel rispetto delle normative nazionali e sovranazionali, prima tra tutte la convenzione di Istanbul sulla prevenzione e lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica, per evitare di provare un vero e proprio senso di sopraffazione.