
Ieri pomeriggio, presso l’Hotel Nettuno di Catania, si è tenuto il dibattito “La Nuova Rete Ospedaliera e le proposte per il Servizio Sanitario Pubblico”, organizzato da Forza Italia. All’incontro, introdotto dalla Dott.ssa Ninni Decembrino, sono intervenuti Letizia Moratti , Europarlamentare e Presidente della Consulta Nazionale di Forza Italia, Giuseppe Castiglione, Deputato alla Camera, Ugo Cappellacci, presidente della Commissione Affari Sociali della Camera, Salvo Tomarchio, Deputato all’ARS, e la Dott.ssa Daniela Faraoni, Assessore Regionale alla Salute.
Salvo Tomarchio ha esordito smontando quelle che ha definito come “narrazioni distorte sulla riorganizzazione dei posti letto”, sottolineando che “polemiche infondate su presunte chiusure totali di ospedali non servono alla comunità e ostacolano il miglioramento del sistema sanitario”.
Letizia Moratti ha rimarcato come Forza Italia sia “l’unico partito di centro-destra ad aver presentato una riforma organica e sostenibile della sanità”, puntando su un potenziamento dell’organico e sulla prevenzione. “L’obiettivo è una sanità pubblica più accessibile, veloce e giusta”.
Ugo Cappellacci ha evidenziato traguardi come la legge sul diritto all’oblio oncologico, affermando che “la priorità assoluta è ora la riforma della medicina territoriale, con investimenti per i giovani e l’uso della telemedicina”.
Giuseppe Castiglione ha insistito sull’urgenza del tema demografico: “L’Italia perderà oltre 4 milioni di abitanti entro il 2050. La Sicilia non può restare vincolata al piano di rientro che da 17 anni imbriglia le scelte regionali. Servono criteri che garantiscano equità territoriale”.
L’Assessore Regionale alla Salute, Daniela Faraoni, ha ribadito la natura strategica della riorganizzazione: “Non abbiamo tolto un solo posto letto attivo. Abbiamo razionalizzato le risorse, trasformando posti inattivi per potenziare reparti critici. Questo piano è congruente con le esigenze della gente e rappresenta un passo verso l’attivazione di tutti i posti letto della rete. È una ristrutturazione strategica, essenziale per uscire dopo 18 anni dal piano di rientro. Siamo aperti al confronto, ma la direzione è chiara: non possiamo mantenere strutture inefficaci”.
A chiudere i lavori è stato Tomarchio, che ha legato l’azione regionale al quadro nazionale: “Mentre Forza Italia fa della sanità di qualità un suo cavallo di battaglia nazionale, siamo di fronte a una campagna di disinformazione volta ad attaccare il Governo Schifani. La verità è che questa riforma rappresenta il passaggio dalle chiacchiere vuote ai fatti concreti. I dati parlano chiaro: nel 2019 erano previsti 18.242 posti letto, ma solo 16.113 furono attivati. La nuova rete ne prevede 17.877, con un aumento significativo in aree critiche come l’Oncologia (+209), la Medicina d’Urgenza (+120), la Psichiatria (+217) e la Terapia Intensiva (+172). Questo non è un taglio, ma una riorganizzazione realistica. In 10 anni l’Isola ha perso quasi il 10% della popolazione. Continuare a mantenere strutture sovradimensionate sarebbe un insulto alle comunità. Questa riorganizzazione salverà la qualità del servizio rendendolo più equo e sostenibile e soprattutto senza escludere alcun territorio”.