Le deputate Foti e Marano: “Consegnata a Di Maio una relazione. Il testo arrivato in aula è una pagliacciata”.
“Il ddl sulla rimodulazione dei vitalizi uscito dalla competente commissione dell’Ars è a dir poco ridicolo, molto meno rigido di quello adottato in tutte le regioni e lontanissimo da quanto stabilito prima in sede di conferenza Stato-Regioni e poi dalla conferenza dei presidenti dei consigli regionali. Il fuori programma di Micciché é l’ennesima umiliazione per i siciliani. Per la nostra parte abbiamo provveduto a consegnare al ministro Luigi Di Maio, nel corso della sua visita in Sicilia, una nostra dettaglia relazione, che mette in fila le tantissime criticità del ddl varato dalla commissione di Palazzo dei Normanni”.
Lo affermano le deputate del M5S all’Ars Angela Foti e Jose Marano, componenti della commissione vitalizi, che al ddl di palazzo dei Normanni si sono opposte con grande determinazione, prima in commissione e successivamente con una pioggia di emendamenti al testo licenziato per l’aula.
“Abbiamo approntato – dicono le due deputate- un un prospetto di comparazione tra le due modalità previste dallo Stato e attuate dalle regioni e la modalità creativa della nostra Assemblea regionale. In una dettagliata nota abbiamo evidenziato tutte le criticità di una norma contraria e difforme da quella varata in tutte le altre regioni. Tra le principali: il risparmio, che si attesta a meno di un terzo di quello possibile, resterà nelle casse dell’Ars e, pertanto, di esso non beneficerebbero i siciliani; la proiezione dei tagli previsti rivela che non c’è proporzionalità e quindi non si andrà ad incidere principalmente sui vitalizi più costosi; vitalizi che secondo i nostri calcoli non andrebbero ridotti vengono ritoccati sempre per la percentuale del 9% e in questi casi abbiamo la certezza dei ricorsi”.
Nel mirino del del M5S, soprattutto, il taglio-light previsto e definito una sorta di pagliacciata.