ROMA, 16 DIC. – “Mentre assistiamo attoniti al tentativo maldestro del governo di riscrivere la manovra a due settimane dalla fine dell’anno, prendiamo atto dello spostamento di 780 milioni destinati al ponte sullo Stretto al 2033. Con questa mossa, il governo certifica il proprio fallimento sul ponte sullo Stretto, ammettendo indirettamente che i rilievi posti dalla Corte dei Conti allo stato attuale sono insormontabili, con l’intero iter che con ogni probabilità andrebbe rifatto da capo. Con la legge di Bilancio si scrivono di fatto i titoli di coda di questa telenovela, che ha visto Sicilia e Calabria ripetutamente calpestate in questi anni e private di risorse indispensabili per altre opere davvero vitali, in nome della demagogia sull’affare ‘ponte’. Proprio per questo, sto depositando dei sub emendamenti per cambiare il destino di queste risorse. Invece di traslarle al 2033 per un’opera che non si farà mai, riteniamo opportuno che vengano destinate alle infrastrutture ferroviarie e stradali e all’edilizia scolastica di Sicilia e Calabria. È l’unico modo per rimediare alla sfilza di errori di questi tre anni”. Così in una nota la senatrice siciliana Barbara Floridia, presidente della commissione di Vigilanza RAI.