Palermo, 11 dicembre 2025 – «Per l’ennesima volta i viticoltori vengono lasciati fuori dal PSR Sicilia. Non è una svista e nemmeno un errore tecnico. È una scelta precisa del Governo regionale. Ci troviamo davanti a un atto che offende un settore che tiene in piedi l’economia del trapanese e buona parte dell’isola. Le aziende vitivinicole hanno subito danni enormi. Da più di un anno convivono con una crisi idrica mai affrontata davvero, con costi di produzione insostenibili. E la Regione continua a comportarsi come se non esistessero».
La deputata trapanese del M5S, Cristina Ciminnisi, interviene dopo la nota dell’assessorato regionale all’Agricoltura. L’assessore Luca Sammartino ha annunciato l’apertura, dal 16 al 24 dicembre 2025, delle nuove domande per accedere alle risorse aggiuntive legate alla misura 23 del PSR Sicilia 2014-2022, destinate alle aziende colpite dalla crisi idrica del 2024. Risorse che dovrebbero servire a coprire le richieste rimaste fuori dagli elenchi pubblicati a giugno. La Regione ha individuato altri 1,2 milioni di euro, che si sommano ai 35 milioni già stanziati. Tutti fondi indirizzati ad agrumi, olivo, mandorlo e pistacchio. Nessun sostegno per la viticoltura. Di nuovo.
«Già ad aprile scorso – continua la deputata trapanese –, con interventi in aula e con una interrogazione, avevamo chiesto di includere i viticoltori nelle risorse della misura 23. L’assessore di allora, Barbagallo, rispose che i viticoltori avevano già ricevuto abbastanza. Una frase assurda. Un rifiuto che oggi si ripete identico. I viticoltori non chiedono favori. Chiedono equità. Chiedono di essere trattati come tutti gli altri agricoltori che hanno subito la siccità».
«Quello che sta accadendo è scandaloso. È una vergogna politica prima ancora che amministrativa. Chi governa questa Regione – conclude Ciminnisi – sta voltando le spalle a uno dei settori più colpiti dalla crisi idrica. Lo fa consapevolmente. E questo lo rende ancora più grave».