Ieri sit-in e incontro presso l’Assessorato regionale alla Salute
Palermo, 05 dicembre 2025 – “Non è più possibile tollerare ritardi, silenzi e immobilismo di fronte a un’emergenza sanitaria e umanitaria che coinvolge pazienti, famiglie e operatori del settore”. Lo ha ribadito ieri Valentina Chinnici, deputata del PD all’Assemblea Regionale Siciliana, durante il sit-in di protesta organizzato davanti alla sede dell’Assessorato Regionale alla Salute, per richiamare con urgenza l’attenzione del Governo regionale sulla gravissima crisi che attanaglia i servizi di salute mentale in Sicilia.
“In seguito alla manifestazione, una delegazione di cui ho fatto parte – racconta Chinnici – è stata ricevuta dagli uffici dell’Assessora alla Salute Faraoni, ai quali abbiamo nuovamente e con forza sottoposto le criticità ormai croniche e inaccettabili del sistema”.
La situazione drammatica è descritta in modo dettagliato nel documento “Perché Manifestiamo”, sottoscritto da un’ampia coalizione di organizzazioni sindacali, associazioni di categoria, cooperative e comitati cittadini, tra cui: CGIL, FP CGIL Medici, UIL FP UIL Medici, ANAAO, Federazione CIMO, FESMED Sicilia, Si Può Fare per il Lavoro di Comunità Sicilia, UNASAM Sicilia, Associazione Famiglie in Rete Sicilia, Consulta Salute Mentale Agrigento e Palermo, Associazione Tina Anselmi Caltanissetta, Lega Coop Sicilia, Confcooperative Federsolidarietà Sicilia.
Nel documento si denunciano, tra l’altro: la gravissima carenza di posti letto in SPDC e in Neuropsichiatria Infantile (NPI), con ricoveri spesso effettuati a centinaia di chilometri di distanza, episodi tragici e evitabili; l’arretrato di fondi non spesi dal 2019 per il Budget di Salute, risorsa cruciale per i pazienti più gravi; il collasso dei Dipartimenti di Salute Mentale (DSM), privi di personale sufficiente e multiprofessionale, con ambulatori che chiudono e territori scoperti; la situazione insostenibile delle Comunità Terapeutiche Assistite (CTA), penalizzate da modelli contrattuali inadeguati e dalla commistione con pazienti giudiziari; la mancata convocazione del Tavolo di confronto sull’assistenza psichiatrica, inattivo da oltre un anno, e l’assenza di qualsiasi atto legislativo concreto nonostante proposte avanzate da tempo.
“All’Assessorato – continua l’onorevole – abbiamo consegnato le nostre richieste, chiare e non più rinviabili: risposte concrete e tempestive alle proposte già presentate lo scorso maggio; l’immediata indicazione delle misure urgenti che l’Assessorato intende attuare per affrontare l’emergenza; l’attivazione di un Tavolo stabile e operativo, con riunioni periodiche e potere propositivo, con l’impegno formale dell’Assessore a dare seguito in tempi brevi alle decisioni assunte”.
“Abbiamo registrato la disponibilità all’ascolto dei funzionari e dirigenti presenti – ha concluso Chinnici – ma la sofferenza delle persone non può più attendere né accontentare della buona volontà dei tecnici. Chiediamo azioni immediate, trasparenza e un reale cambio di passo nella governance regionale della salute mentale. Continueremo a vigilare e a mobilitarci finché non vedremo fatti concreti e un reale miglioramento delle condizioni di assistenza per tutti i cittadini siciliani”.