Palermo, 03/12/2025. Incrementare le risorse economiche a disposizione dei Comuni per abbattere gli immobili abusivi. Lo prevede un emendamento del M5S alla legge regionale di stabilità, a prima firma della deputata Cristina Ciminnisi, redatto in accordo con Legambiente e Anci Sicilia e sostenuto dal Pd.
La norma, in discussione in commissione Bilancio all’Ars, è stata presentata oggi nella sala stampa di Palazzo dei Normanni e prevede l’incremento di 4,5 milioni del fondo di rotazione a disposizione dei Comuni per gli abbattimenti degli immobili illegali, istituito con la legge regionale numero 9 del 15 aprile 2021 a firma dell’ex deputato M5S Giampiero Trizzino.
Erano presenti all’incontro con la stampa il presidente di Legambiente Sicilia, Tommaso Castronovo; il segretario generale di Anci Sicilia, Mario Emanuele Alvano, il presidente di Anci Sicilia, Paolo Amenta (in collegamento da remoto), Cristina Ciminnisi e la deputata regionale del Pd, Valentina Chinnici.
In sala erano presenti anche Trizzino e i deputati M5S Luigi Sunseri, Angelo Cambiano e Antonio De Luca.
“Ogni volta che un abuso resta in piedi – ha detto Cristina Ciminnisi – si crea una disuguaglianza: tra chi rispetta la legge e chi se ne approfitta, tra chi può accedere al mare e chi viene escluso.
Liberare le spiagge dal cemento non è ideologia: è sicurezza, prevenzione dell’erosione costiera, lotta all’inquinamento, tutela della salute e rilancio del turismo sostenibile.
La Corte Costituzionale, del resto, ha chiuso una stagione di ambiguità durata 50 anni: il divieto entro 150 metri è valido per tutti dal 1976. Nessuno potrà più alimentare false speranze di sanatorie per fare campagna elettorale”.
“Adesso – ha concluso Ciminnisi – serve un segnale concreto dal Governo regionale, al quale lanciamo una sfida: visto che si sono autopremiati come ‘custodi dell’ambiente’, ora lo dimostrino coi fatti, approvando l’emendamento”.
“Il fondo di rotazione – dice Trizzino – si inserisce in un ragionamento più ampio di tutela del territorio, inaugurato con la riforma urbanistica del 2020, nella quale abbiamo introdotto strumenti importanti come il certificato verde. L’ottimo lavoro di Cristina Ciminnisi e dei colleghi del M5S, nel proporre l’incremento del fondo, conferma l’impegno di questo gruppo politico nel portare avanti le sue battaglie più identitarie”.