
Se la prima puntata di “Cia – I servizi segreti americani e il terrorismo in Italia”, ha suscitato l’attenzione degli ascoltatori, superando i confini nazionali, preparatevi a un’ulteriore immersione più profonda e coinvolgente. Isabella Silvestri torna con il suo secondo, attesissimo episodio.
In questo nuovo capitolo, la serie non si limita a rievocare il dramma del terrorismo di destra e di sinistra che ha segnato l’Italia, ma punta dritto al cuore pulsante dei servizi segreti americani (CIA) e alla loro visione del terrorismo in Italia durante Anni di Piombo.
La puntata precedente ha gettato le basi, introducendo il contesto degli Anni di Piombo e la complessa interazione tra intelligence e stampa.
L’episodio 2 si concentra ancora una volta su un documento specifico della CIA del 1983, pubblicato solo nel 2016. Questo dossier non è una semplice nota a margine, ma una vera e propria valutazione dello stato del terrorismo italiano vista con gli occhi della Cia da Langley.
Cosa sapevano gli Stati Uniti?
Quanto era profonda l’infiltrazione e l’osservazione?
Cosa risulta dall’analisi del fenomeno terrorismo integrata con i resoconti della stampa italiana dell’epoca?
Ascolterete la lettura di Fabio Fabiano dare vita al lavoro di ricerca di Isabella Silvestri, e a questo documento dei servizi americani, che stimolano valutazioni che si intrecciano con la storia ufficiale e con le narrazioni più scomode e spesso ignorate. Preparatevi a guardare le radici del terrorismo in Italia con gli occhi della Cia, senza dimenticare le trame che andavano ben oltre i confini nazionali, toccando organizzazioni come la misteriosa Gladio.
Non perdete l’occasione di unirvi a questo affascinante viaggio visto con gli occhi – seppure con una angolazione di parte – dei servizi segreti americani.
Nel prossimo episodio (giorno 29 novembre), la diffusione del terrorismo di sinistra tra il 1973 e il luglio 1982, responsabile di almeno la metà dei 13.000 atti violenti registrati in quel decennio, secondo i dati dell’allora Ministro dell’Interno Virginio Rognoni, e le azioni di contrasto del Governo Italiano, che creò un gruppo speciale antiterrorismo guidato dal Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, evidenziando l’importanza della legge sui pentiti che permise la riduzione delle pene in cambio di collaborazione, portando a una svolta con le confessioni di brigatisti di spicco come Patrizio Peci.
Ascolta “Cia – I servizi segreti americani e il terrorismo in Italia”, di Isabella Silvestri. Seconda parte.