PALERMO – “Altro che rilancio della Sicilia: il governo Schifani ormai sembra un archivio giudiziario ambulante. Dopo la richiesta d’arresto per l’ex presidente Totò Cuffaro, alleato di governo del centrodestra, il presidente Schifani continua a far finta di nulla. Non una parola sul fatto che il presidente dell’Ars sia finito sotto indagine della magistratura, né sull’arresto ai domiciliari per voto di scambio politico-mafioso di un ormai ex componente della Commissione Antimafia. Il silenzio è diventato la cifra politica di questa maggioranza.”
Lo ha dichiarato la parlamentare regionale del Movimento 5 Stelle, Lidia Adorno, commentando la richiesta d’arresto per l’alleato di governo del Presidente della Regione Siciliana.
“In giunta siedono ancora beatamente indagati, a cui oggi si aggiungono anche capi di partito che appoggiano il suo governo e persino un capogruppo della sua stessa maggioranza.
Il tutto mentre la sanità siciliana affonda, le liste d’attesa rimangono infinite, gli ospedali sono al collasso e i cittadini vengono lasciati senza risposte.”
“È chiaro ormai – ha concluso Adorno – che questa esperienza di governo è arrivata al capolinea. La Sicilia non può continuare a essere ostaggio di un sistema di potere che “va a nozze” con le connivenze e gli scandali. Serve voltare pagina: si torni a votare!”