“La decisione della multinazionale Cargill di chiudere lo stabilimento di Giammoro è inaccettabile e rischia di colpire duramente il territorio, con 49 lavoratori e l’intero indotto lasciati senza futuro.”
Lo dichiara Alessandro De Leo (FI), componente della Commissione Attività Produttive all’ARS, che ha chiesto la convocazione urgente di un’audizione con l’Assessorato alle Attività Produttive e i vertici aziendali della società che nel sito messinese produce Pectina
“Le motivazioni addotte dall’azienda – costi energetici e problemi di mercato – sembrano del tutto strumentali nel momento in cui tutti gli indicatori di mercato segnano un aumento della richiesta della Pectina nel settore alimentare. Appare evidente che la chiusura in Sicilia sia frutto di una scelta industriale che privilegia gli stabilimenti in Francia e Germania. Non possiamo accettare che il nostro territorio venga penalizzato ancora una volta.”
De Leo sottolinea l’urgenza di “attivare un tavolo istituzionale con Regione, Comuni e parti sociali, per ottenere chiarezza sulle reali intenzioni di Cargill e per valutare soluzioni che garantiscano la continuità produttiva ed occupazionale, anche attraverso eventuali percorsi di riconversione dello stabilimento. Su questo interesseremo anche il Governo nazionale.
Questo stabilimento e le professionalità che vi sono impegnate rappresentano un eccellenza del nostro territorio che non possiamo permettere vadano disperse.”