Il coordinatore regionale Nuccio Di Paola: “Il presidente non può ignorare il grido di dolore e di allarme di oltre 1500 persone, partiti, sindacati ed associazioni scesi a manifestare nonostante il caldo per arrestare la corsa verso il baratro”. Il capogruppo all’Ars Antonio De Luca: “Risposte immediate anche sul Centro di cardiochirurgia pediatrica di Taormina. Smantellarlo è una follia”.

PALERMO, 16/06/2025. –“Dalla piazza gremita di ieri a Palermo è arrivato un forte no allo sfascio della sanità siciliana. Schifani non può ignorarlo. Oltre a tantissimi cittadini c’erano rappresentanti di numerose forze politiche, sindacati e associazioni civiche. È un vero e proprio avviso di sfratto per il governo regionale. O fa veramente qualcosa per arrestare questa folle corsa verso il baratro della sanità pubblica o deve andare subito a casa. Il tempo delle chiacchiere seguite da zero fatti è finito. Porti subito in aula la nostra mozione sulle immortali e immorali liste d’attesa che il presidente ha dichiarato di avere praticamente azzerato ma che invece sono più vive che mai”.
Lo affermano il coordinatore siciliano del M5S Nuccio Di Paola e il capogruppo all’Ars Antonio De Luca all’indomani della manifestazione “che, nonostante il caldo torrido e a tratti insopportabile, ha portato in piazza oltre 1500 persone con pullman arrivati da tutta la Sicilia”.
Per l’occasione ieri è arrivato da Roma il presidente M5S Giuseppe Conte che ha guidato il corteo dalla parte alta di corso Vittorio Emanuele fino a piazza Bologni. Erano presenti il gruppo M5S all’Ars al completo e tantissimi parlamentari Cinque Stelle di tutte le istituzioni, tra cui il senatore Roberto Scarpinato e l’eurodeputato Giuseppe Antoci.
Hanno risposto alla chiamata del M5S anche rappresentanti di Pd, Avs, Controcorrente, Cgil, Sinistra Futura, Prc, Pci, Psi, PeR e gruppi civici.
“La nostra mozione – spiega Di Paola – mira a costringere il governo Schifani ad applicare la legge nazionale del ’98, pressoché sconosciuta ai cittadini e anche ai Cup, che prevede visite ed esami gratuiti in regime intramurario o nel privato per i cittadini che non riescono ad ottenerli nei tempi indicati nella prescrizione. Per rendere operativo il percorso, nella prossima manovra economica presenteremo un emendamento per dirottare somme cospicue alla lotta alle liste d’attesa. Lo stesso chiediamo di fare agli altri partiti. Le liste d’attesa al momento sono l’emergenza numero uno, vedremo chi avrà il coraggio di mettersi di traverso. Se salterà qualche sagra di paese non credo che morirà nessuno”.
Dal palco di Piazza Bologni il capogruppo all’Ars Antonio De Luca ha sottolineato i paradossi del nostro sistema sanitario “che ha offerto cure in tempi celeri durante la latitanza a un personaggio come Matteo Messina Denaro, mentre migliaia di cittadini onesti attendevano un anno per ricevere un maledetto referto e centinaia di persone si sono trovate un esito che era una sentenza di Cassazione”. “Qualunque Presidente – dice De Luca – si sarebbe dimesso davanti a uno scandalo simile, Schifani si è limitato a chiedere scusa e a rimuovere il dirigente dell’ASP di Trapani”.
Nell’agenda del M5S è segnata in rosso anche la battaglia per il salvataggio del Centro di Cardiochirurgia Pediatrica di Taormina che rischia la chiusura: “Abbiamo – afferma De Luca– un’eccellenza mondiale che rischia di essere distrutta per fare posto a una cardiochirurgia pediatrica a Palermo, dove l’equipe del San Donato, gruppo di ospedali privati presieduto dall’ex ministro Angelino Alfano, è presente solo una volta ogni due settimane per due giorni come previsto dalla convenzione e dal capitolato d’appalto predisposto dall’assessorato regionale alla salute, quando invece a Taormina abbiamo un’equipe presente 365 giorni l’anno e per 24 ore. Smantellare il centro di Taormina sarebbe una follia e noi faremo di tutto per evitarlo”.