ON. IDA CARMINA (M5S): “E’ STATO APPROVATO IL MIO ODG CON LA RICHIESTADI INTERVENTI IMMEDIATI E STRUTTURALI CONTRO LA SICCITÀ, INVASI E DIGHE SONO AI MINIMI TERMINI, IL GOVERNO NAZIONALE METTA IN CAMPO TUTTI GLI STRUMENTI OPERATIVI PER EVITARE CHE LE IMPRESE SICILIANE IN SOFFERENZA VIVANO UN COLLASSO ECONOMICO ED OCCUPAZIONALE”
Ida Carmina, deputata del M5S, comunica che il suo ordine del giorno riformulato in sede di approvazione del Decreto Agricoltura è stato esitato favorevolmente alla Camera. Il Governo Meloni ha, su mia richiesta assunto l’impegno di mettere in campo interventi immediati contro la siccità che colpisce pesantemente tutti i settori produttivi dell’isola, in primis: agricoltura, enogastronomia, pesca e le altre filiere produttive. Gli imprenditori, agricoli sono in ginocchio e stanchi di assistere ai conclamati ritardi dell’esecutivo Meloni e agli annunci sterili del governo Schifani che non hanno trovatori scontri concreti superare questa emergenza che si è trasformata in una bomba sociale ed economica. Nella sostanza continua, l’On.Ida Carmina, il mio Odg impegna il governo nazionale a sostegni immediati ed a mettere a terra misure strutturali ed emergenziali perché non mancano risorse finanziarie che possono essere sbloccate celermente, come quelle del PNRR e delle Politiche di Coesione, che darebbero una risposta definitiva alla crisi in corso. Fondi, ad oggi, inspiegabilmente inutilizzati. Solo per dare una corretta informazione sullo stato dell’arte della crisi idrica in Sicilia, dai dati dell’ultimo report del 24 giugno stilato dall’Autorità di Bacino, dighe e invasi hanno subìto per la siccità un crollo della capienza di acqua di un ulteriore 20%, pertanto siamo ben oltre l’emergenza. Ecco perché attività produttive e cittadini, delle quattro province maggiormente colpite: (Agrigento-Caltanissetta-Enna e Trapani), già territori strutturalmente fragili chiedono interventi immediati e risolutivi. La mancanza di acqua è a tutti gli effetti una nuova forma di povertà che spinge all’emigrazione e potrebbe causare rebus sic stantibus, disordini sociali e disastri economici per la mancanza di servizi essenziali quali l’approvvigionamento idrico e l’erogazione ad imprese e ai cittadini comuni. Anche a Caltanissetta e in altri comuni di questa fascia ampia della Sicilia, l’acqua inaccessibile ai cittadini ed è garantita solo a ospedali e carceri, mentre allevatori e agricoltori soffrono enormemente e rischiano di chiudere produzioni e attività. Non è più tempo di proclami. Bisogna intervenire immediatamente, anche utilizzando l’ESERCITO per collegare i pozzi scoperti recentemente. È urgente anche affrontare la gestione poco chiara di Siciliacque e il mercato nero, perché la mancanza d’acqua genera una guerra tra poveri. La crisi idrica è una catastrofe economica e occupazionale che richiede azioni immediate e concrete ed il mio ODG ha tracciato una linea chiara: interventista e risolutiva per dire basta alla crisi idrica in Sicilia e alla grande sete che sta subendo il popolo siciliano.”