Errare humanum est, perseverare…
Del paradosso UCEI che si scaglia dall’inizio contro la Comunità ebraica di Catania e la sua Sinagoga ne avevamo già scritto il 16 Gennaio 2023. Non è possibile trovarsi nella stessa situazione un anno dopo.
L’articolo era stato ripreso anche in Francia dove, per fortuna, l’atmosfera tra ebrei è migliore. Meno male, soprattutto in questo periodo buio in cui il conflitto tra Israële ed Hamas sta provocando un insensato e pericoloso rigurgito di antisemitismo in tutta Europa.
Per chi non avesse seguito dall’inizio: il 28 ottobre 2022, dopo 530 anni di vuoto a causa della cacciata degli ebrei dai territori spagnoli, e la Sicilia ne faceva parte, Catania ha ricreato la propria Comunità con la propria Sinagoga nel Castello di Leucatia. Lesa Maestà per la Presidente dell’UCEI Noemi Di Segni ! Una Comunità indipendente, non sottomessa alla “autorità” centrale. Peccato che non sia d’obbligo. Il Presidente della Comunità di Catania, l’Avvocato Baruch Triolo è uomo di Legge e giustamente reagisce, sostenuto da una comunità più che solida.
La Signora Di Segni si è anche data la pena di recarsi a Catania presso alcune Autorità della città, tra le quali il Sindaco al quale ha chiesto di privare la Comunità dei locali della Sinagoga, che la Municipalità stessa aveva concesso. Tra l’altro un luogo di culto è un bene inalienabile!
E’ stato scritto l’inverosimile. Eppure la Comunità ha tutto per essere tale e per avere la propria Sinagoga. Catania ebbe già due sinagoghe, distrutte da catastrofi naturali rispettivamente nel 1669 e nel 1693. E non solo Catania. Tutta la Sicilia ha conosciuto la presenza di ebrei: Agrigento, Sciacca…
Avevamo già pubblicato, un anno fa, un Estratto dal parere giuridico in risposta alle esigenze dell’UCEI:
“Riferisce la sentenza della Corte regolatrice, che il dettato del Regio Decreto-legge 30 ottobre 1930 n. 1731, dà luogo ad attribuzione di personalità giuridica di diritto pubblico alle Comunità Israelitiche ed alla loro Unione, IN PIENO CONTRASTO, sia con il principio costituzionale dell’autonomia delle confessioni religiose, che rende illegittima ogni interferenza dello Stato nell’autonomia degli enti costituiti per fini di religione; sia con il principio di laicità dello Stato. (artt. 2-3-7-8-19 e 20 – conf. sentenze Corte Cost. n. 43/88 e n. 239/84). La sentenza prosegue osservando che “presupporre che dette entità siano organismi pubblici, contrasta con il principio di eguaglianza rispetto ad altre religioni, costituendo una palese discriminazione e viola, altresì, il principio di libertà religiosa e dell’autonomia delle confessioni. Tali norme sono anche in contrasto con il principio di laicità dello Stato. (Sentenza Corte Costituzionale n. 203/89). Il rispetto di tale principio implica la garanzia dello Stato per la salvaguardia della libertà di religione in regime di pluralismo confessionale e culturale”.
Dobbiamo ripetere che l’inaugurazione della Sinagoga “Schola degli ebrei di Catania“ si è svolta in presenza di sommità del mondo ebraico con l’arrivo del Sefer Torah – i rotoli su cui viene trascritta la Torah – portato nientemeno che da Washington ? Che il rabbino capo della Sinagoga è Gilberto Venturas, nato in Brasile da madre polacca e padre egiziano, discendente di Moses Zeev Pintchowsky, uno dei fondatori di una delle sinagoghe ashkenazite più antiche del Brasile ? Che un Bet Din israeliano aiuta la Comunità nelle conversioni e che il Mikve è in costruzione? Che il rabbino di riferimento e presidente del Tribunale Rabbinico è Haim Amsalem, già rabbino capo di Ginevra e presidente del Tribunale rabbinico Ahavat hagher di Gerusalemme…?
Andando avanti così farò dei copia e incolla degli articoli precedenti. La Signora Di Segni quasi mi facilita il lavoro ma se repetita iuvant… stancano anche.
Il quotidiano La Sicilia del 18 gennaio riporta le rimostranze dell’UCEI ed anche la risposta dell’Avvocato Triolo perché l’8 febbraio prossimo sarà il Giudice Venera Condorelli, del Tribunale civile di Catania, a dover sentenziare. Mi permetto di dire che il titolo dei colleghi de La Sicilia “Ebrei contro Ebrei” non è proprio corretto. “L’Ucei contro gli ebrei” è più adeguato.
La Signora Di Segni porta in Tribunale una Comunità perché non vuole affiliarsi? Si accontenti di tutte quelle che l’UCEI conta già perché un tale accanimento non trova più spiegazioni.
Luisa Pace