“Questa proposta di riforma, il DDL Meloni-Casellati, è il peggio che si potesse immaginare, è un pasticcio ed è pericolosa. Rende l’Italia un’anomalia nel mondo, perché l’elezione diretta del Presidente del Consiglio non esiste in nessuna repubblica parlamentare democratica, non solo d’Europa, ma del globo terrestre e ci sarà un motivo”.
Queste le parole di Dario Parrini, parlamentare del Partito Democratico, a Cusano Italia Tv durante la trasmissione condotta da Stefano Bandecchi, “L’Imprenditore e gli altri”.
“È una proposta che non va bene perché demolisce un pilastro fondamentale della nostra Costituzione – ha continuato Parrini – e lo fa a danno soprattutto del Presidente della Repubblica che, se la riforma venisse approvata, perderebbe il suo potere chiave, quello di essere arbitro e motore di riserva nelle emergenze politiche e nelle grandi crisi.
Chi fa questa proposta – ha sottolineato il parlamentare del PD – dice che vuole dare più stabilità ai governi e più potere al popolo, però ravviso dell’arroganza in questa affermazione, perché se veramente questo è l’obiettivo, una persona normale avrebbe studiato i modelli che in Europa e nel mondo funzionano da questo punto di vista. Avrebbe cercato, nella maggior misura possibile, di importarli nel nostro paese, non si sarebbe incamminato nella strada di una prima mondiale che, io credo, ci farà anche un po’ ridere dietro dal resto mondo. Questo per far sì che una persona che ha così tanto potere sia sempre espressione di una maggioranza assoluta dei voti validi e di questo meccanismo non c’è traccia nel progetto Meloni-Casellati.
Meloni ha scientificamente evitato di cercare l’accordo con le minoranze e questo è un altro difetto molto grande”.
E riferendosi al referendum costituzionale del 2016, Parrini ha continuato: “Ho sostenuto il referendum del 2016 e devo dire che chi non è coerente con quella proposta oggi è Renzi che apre all’elezione diretta del Presidente del Consiglio. La Renzi-Boschi, non toccava la forma di governo parlamentare italiana, non prevedeva niente che fosse l’elezione diretta del Presidente del Consiglio, non colpiva il ruolo del presidente della repubblica e non colpiva il parlamento, tre cose che questa proposta fa. Quindi, non mi sento affatto incoerente con quello che ho sostenuto qualche anno fa”, ha ribadito il parlamentare del PD.
“È curioso che chi vuole dare più voce al popolo difenda un meccanismo che ha espropriato i cittadini del potere di scegliere i parlamentari. C’è dell’improvvisazione, superficialità. Se c’è poi un’istituzione che in questi ultimi 30 anni ha funzionato perfettamente e ha attirato l’affetto e la stima degli italiani è proprio quella del Presidente della Repubblica”, ha concluso Parrini.