A margine della visita a Lampedusa l’On.Ida Carmina accompagnata dal Presidente Conte e da una delegazione parlamentare del M5S, sottolinea che l’emergenza e lo sbarco incontrollato dei migranti a Lampedusa è mal gestito e c’è tensione nell’isola per via dell’operato del Governo Meloni che invece delle navi promesse e sostegno alla popolazione invia tende e mezzi militari
“Ho trovato un’isola piegata e in grande difficoltà: effettivamente gli ultimi mesi a Lampedusa sono stati durissimi, ormai gli sbarchi si succedono a cadenza quasi giornaliera.
Assieme al Presidente Conte abbiamo voluto toccare con mano il disastro di questo lembo di mare che rappresenta, lo sappiano la Meloni e gli alti commissari europei, il punto di non ritorno di scelte inappropriate e impattanti negativamente per l’Italia, ormai un autentico colabrodo a livello nazionale e internazionale.
Ho ascoltato i lampedusani, gli sfoghi e la sensazione di essere abbandonati a se stessi, ma anche la grande sensibilità ed umanità dimostrata nei confronti dei migranti.
Mi hanno ribadito che da sempre accolgono i migranti e danno assistenza vera a questi volti che hanno una anima e non sono solo numeri , tutti impegnati in questo sforzo di solidarietà e lo fanno assieme alla Croce Rossa, alla Protezione ai Volontari, alle Associazioni No Profit, alle Forze in campo , ma sono stanchi e delusi dalla mancata realizzazione di quanto promesso dal Governo Meloni che non ha messo le navi promesse per alleggerire la pressione sull’ isola , e sono preoccupati perché intravedono nelle intenzioni del Governo Meloni un processo di progressiva militarizzazione di Lampedusa ed un progetto di realizzazione di centri di “ carcerazione”, una tendopoli nella zona di Ponente, per fare di Lampedusa il campo profughi d’ Europa . Ed analogo destino pare essere quello di Porto Empedocle, che al momento ha una situazione ancor più grave ed in cui gli esseri umani vengono tenuti in condizioni peggiori a quelle dell’Hotspot di Contrada Imbriacola che è sicuramente a norma e moderno anche se va in sofferenza se si supera il numero consentito.
Avere circa 4 mila vite umane ammassate con minori non accompagnati diventa una emergenza nell’emergenza e anche i trasferimenti non possono avvenire con celerità.
Più volte ho fatto presente di utilizzare navi capienti come fatto dal Governo Conte ai tempi del Covid per accelerare i trasferimenti in sicurezza, con maggiore protezione sanitaria, consentendo un’accoglienza rispettosa dei diritti umani.
Io stessa non sono potuta ripartire da Lampedusa con il traghetto diretto a Porto Empedocle perché era pieno, essendo utilizzato per il trasporto dei migranti.
Il problema dei flussi migratori e della loro gestione deve essere discussa in Parlamento senza barriere ideologiche o con inutili decreti o decretini, effetto pubblicità elettorale, che invece di un giro di vite, nei fatti si trasformano in una triplicazione degli sbarchi o in un liberi tutti.
Condivido a pieno le parole del Presidente Conte che ci vuole una grande capacità diplomatica e di intelligence del Governo Italiano nei confronti dei paesi del Maghreb, Tunisia in testa. Si devono creare le condizioni economiche e politiche con accordi seri per trovare le soluzioni necessarie per frenare i flussi incontrollati.
La Meloni ha sbandierato accordi bilaterali con il Presidente Saied che si sono rivelati cartastraccia, altro che successi e derrate economiche sull’asse Roma -Bruxelles.
Siamo al punto di non ritorno, il fenomeno migranti non si risolve con l’arroganza e una logica del “so tutto io “.
Oggi dopo un anno di insuccessi sul tema migranti la Meloni tra giochi, giochini e slogan senza costrutto è riuscita nell’impresa di battere tutti i record negativi di presenza sul territorio di primo approdo l’Italia, Lampedusa e Porto Empedocle che sono, purtroppo, polveriere che esplodono a ritmi continui.
Il Governo Meloni smetta di colpire indiscriminatamente il sistema di protezione e non si illuda che sia la detenzione dei migranti fino a 18 mesi nei Cpr la soluzione a tutti questi fallimenti.
Scelta repressiva incostituzionale, contraria ai trattati europei sul rimpatrio, inutile perchè non riduce gli sbarchi, e dannosa in quanto triplicherà i costi per i cittadini italiani (manterremo in una sorta di costosa “segregazione “gli immigrati non più per sei mesi ma per 18 mesi …)
Il Governo torni sui suoi passi: finora le scelte scellerate in materia di immigrazione hanno solo fatto danni.