Nel 2023 la Sicilia e l’Abruzzo sono le regioni dove è richiesto il numero più alto di redditi familiari netti medi mensili (9,7) per acquistare un’auto nuova tra le 10 più vendute in Italia. In Lombardia e in Trentino-Alto Adige sono “sufficienti” 6,7 mensilità.
Milano, 27 luglio 2023 – Che sia frutto di impulso o di una decisione ben ragionata, per l’acquisto di un’auto tutti devono fare inevitabilmente i conti con il proprio portafoglio. Ma quanto impatta sulle famiglie siciliane acquistare oggi una vettura nuova rispetto a 20 anni fa, in relazione al reddito percepito? Secondo l’analisi del Centro Studi di AutoScout24, il portale di annunci auto e moto, leader in Europa, considerando la media dei prezzi a listino entry level delle Top 10 auto nuove più vendute, escludendo le elettriche[1], se nel 2003 per una famiglia in Sicilia erano sufficienti 6,2 redditi familiari netti medi mensili, adesso ne servono ben 9,7[2], ovvero 3,5 in più. Il prezzo medio delle 10 auto nuove più vendute è passato infatti da €10.590 di 20 anni fa a €21.040 del 2023 (+99%), mentre i redditi familiari netti medi sono aumentati in misura nettamente inferiore, da una media regionale mensile di €1.721 a €2.170 (+26% dal 2003 al 2020). E per chi vuole una elettrica, servono ben 16,2 mensilità (€35.130).
In questo contesto il mercato dell’usato si conferma la soluzione ideale per chi cerca vetture di nuova generazione, di segmento superiore o con dotazioni maggiori, ma a un prezzo più contenuto e in linea con le proprie tasche. Su AutoScout24, infatti, ben il 54% delle auto presenti è Euro 6, il 13% ibrido ed elettrico e quasi sei auto su dieci hanno 5 anni o meno.
I segmenti
L’analisi di AutoScout24 ha preso in considerazione anche le 10 auto nuove più vendute nei segmenti A, B e C. Per acquistare una citycar di segmento A, si va dai 5,2 redditi familiari netti medi mensili del 2003 ai 8,3 attuali (€18.050); per il segmento B si passa da 6,1 di 20 anni fa a 10,2 (€22.185) e per il segmento C da 9,4 a ben 16,2 (€35.225).
La differenza tra regioni
A livello regionale, nel 2023 la Sicilia e l’Abruzzo sono i territori dove è richiesto il numero più alto di redditi familiari netti medi mensili per acquistare un’auto nuova (9,7), seguita da Campania (9,5), Basilicata (9,4), Puglia (9,3) e Molise (9,2). Al contrario, ovviamente per una questione di redditi più alti, troviamo la Lombardia e il Trentino-Alto Adige, dove sono sufficienti 6,7 mensilità.
Ma se confrontiamo il dato rispetto al 2003, l’Abruzzo e la Campania sono le regioni dove è aumentato maggiormente il numero di redditi medi mensili necessari per acquistare un’auto nuova, rispettivamente con +4,8 e +4 mensilità.
Sergio Lanfranchi del Centro Studi di AutoScout24 dichiara: “Il costo di un’auto nuova è quasi raddoppiato negli ultimi vent’anni. Una situazione verificatasi sicuramente per via di molti fattori, fra cui i nuovi investimenti in Ricerca & Sviluppo e l’incessante integrazione di nuove tecnologie sui veicoli in vendita, che sono andate a migliorare e ottimizzare anche le auto di livello base, fornendo quindi al consumatore una scelta sempre più premium anche nei livelli più accessibili. Un altro cambiamento importante è stato apportato nel campo della sicurezza, per cui le auto di oggi hanno molte più funzioni dedicate alla salvaguardia dei passeggeri, e molte di queste sono diventate oggi una dotazione irrinunciabile.”
GENERALE N. redditi familiari netti medi mensili per acquisto delle 10 auto più vendute in Italia a livello generale (prezzo medio) | SEGMENTO A: N. redditi familiari netti medi mensili per acquisto delle 10 auto del segmento A più vendute in Italia (prezzo medio) | SEGMENTO B: N. redditi familiari netti medi mensili per acquisto delle 10 auto del segmento B più vendute in Italia (prezzo medio) | SEGMENTO C: N. redditi familiari netti medi mensili per acquisto delle 10 auto del segmento c più vendute in Italia (prezzo medio) | ELETTRICHE: N. redditi familiari netti medi mensili per acquisto delle 10 auto elettriche più vendute in Italia (prezzo medio) | |||||
2023 | 2003 | 2023 | 2003 | 2023 | 2003 | 2023 | 2003 | 2003 | |
VALLE D’AOSTA | 7,5 | 4,6 | 6,4 | 3,9 | 7,9 | 4,6 | 12,5 | 7,0 | 12,5 |
TRENTINO-ALTO ADIGE | 6,7 | 4,2 | 5,7 | 3,5 | 7,1 | 4,2 | 11,2 | 6,4 | 11,2 |
TOSCANA | 7,2 | 4,3 | 6,2 | 3,6 | 7,6 | 4,3 | 12,1 | 6,5 | 12,1 |
LOMBARDIA | 6,7 | 4,2 | 5,8 | 3,5 | 7,1 | 4,2 | 11,2 | 6,4 | 11,2 |
LAZIO | 7,7 | 4,4 | 6,6 | 3,7 | 8,1 | 4,4 | 12,9 | 6,8 | 12,8 |
LIGURIA | 7,9 | 5,2 | 6,8 | 4,4 | 8,4 | 5,2 | 13,3 | 7,9 | 13,2 |
EMILIA ROMAGNA | 7,9 | 4,9 | 6,8 | 4,1 | 8,3 | 4,9 | 13,2 | 7,4 | 13,2 |
PIEMONTE | 7,4 | 4,6 | 6,4 | 3,8 | 7,8 | 4,6 | 12,4 | 7,0 | 12,4 |
VENETO | 7,1 | 4,5 | 6,1 | 3,8 | 7,5 | 4,5 | 11,9 | 6,8 | 11,9 |
FRIULI VENEZIA GIULIA | 7,5 | 4,5 | 6,4 | 3,8 | 7,9 | 4,5 | 12,5 | 6,9 | 12,5 |
MARCHE | 7,1 | 4,5 | 6,1 | 3,8 | 7,5 | 4,5 | 12,0 | 6,8 | 11,9 |
UMBRIA | 7,5 | 4,6 | 6,4 | 3,8 | 7,9 | 4,5 | 12,5 | 6,9 | 12,5 |
ABRUZZO | 9,7 | 4,9 | 8,3 | 4,2 | 10,2 | 4,9 | 16,2 | 7,5 | 16,2 |
SARDEGNA | 8,8 | 5,1 | 7,5 | 4,3 | 9,2 | 5,1 | 14,7 | 7,7 | 14,6 |
PUGLIA | 9,3 | 5,6 | 7,9 | 4,7 | 9,8 | 5,6 | 15,5 | 8,5 | 15,5 |
CALABRIA | 8,6 | 6,2 | 7,3 | 5,2 | 9,0 | 6,1 | 14,3 | 9,4 | 14,3 |
SICILIA | 9,7 | 6,2 | 8,3 | 5,2 | 10,2 | 6,1 | 16,2 | 9,4 | 16,2 |
BASILICATA | 9,4 | 6,0 | 8,1 | 5,0 | 10,0 | 6,0 | 15,8 | 9,1 | 15,8 |
MOLISE | 9,2 | 5,3 | 7,9 | 4,5 | 9,7 | 5,3 | 15,4 | 8,1 | 15,4 |
CAMPANIA | 9,5 | 5,5 | 8,1 | 4,6 | 10,0 | 5,5 | 15,9 | 8,4 | 15,8 |
TOTALE ITALIA | 7,7 | 4,7 | 6,6 | 4,0 | 8,1 | 4,7 | 12,9 | 7,2 | 12,8 |