Le restrizioni anti-coronavirus aggravano le condizioni di vita di tutti, dei disabili e dei loro cari in modo particolare. Le famiglie delle persone con disabilità, oggi alle prese con una prova ulteriore e inaspettata: l’isolamento forzato, imposto dal decreto del Governo per fermare l’avanzata del coronavirus. Un obbligo che, da un giorno all’altro, ha reso ancora più complicata, la vita, già complessa, di tanti cittadini di Favara Come se non bastasse il virus, ci si mette anche il Comune di Favara,il quale non paga le fatture alla onlus che gestisce il servizio. Conseguenza? Tutti “giù” Ci saremmo aspettati un intervento immediato da parte della Sindaca. In un momento particolare,vanno assunti provvedimenti in grado di dare risposte reali e certe alle esigenze di queste persone. Occorrono da subito i fatti. La Sindaca, si assuma la responsabilità di non aver programmato per tempo le cifre necessarie a coprire i servizi di trasporto per i disabili. Dignità, autonomia individuale, eguaglianza, accessibilità, inclusione nella società e accettazione della disabilità come parte della diversità umana sono i principi cardine attorno a cui ruota il testo convenzionale, che rilegge i classici diritti umani alla luce della disabilità.La ratifica della Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità parla chiaro. A vent’anni dall’adozione della prima Strategia della Comunità europea nei confronti dei disabili, l’Unione europea ha fatto notevoli passi avanti nella tutela dei diritti delle persone con disabilità, e pare aver messo in atto una vera e propria cross-cutting policy. Vedi PROPOSTA DI RISOLUZIONE presentata a seguito di una dichiarazione della Commissione a norma dell’articolo 132, paragrafo 2, del regolamento sulla strategia europea sulla disabilità post-2020. Basta leggerli.
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Filippo Baio Aldo Mucci