Ospedali ormai al limite in molte regioni con terapie intensive che hanno già superato la soglia critica.
Inutili gli appelli che si susseguono ormai da settimane, con frange della popolazione che hanno persino negato l’esistenza del virus, con quanti pur ammettendo l’epidemia in corso hanno ritenuto di non dover applicare le misure di contenimento (mascherine e distanziamento sociale) organizzando o partecipando a manifestazioni di protesta contro forme di prevenzione che non avrebbero posto alcuna limitazione alla libertà di ognuno di noi.
Comportamenti irresponsabili che ci hanno condotti a quella che medici e anestesisti definiscono ormai come una “situazione fuori controllo”, chiedendo un lockdown duro per scongiurare un numero ancora più elevato di morti (10.000 entro un mese).
Abbiamo abbondantemente superato la fase in cui il “buonsenso” avrebbe potuto impedire un ricorso a misure molto restrittive che certamente causeranno notevoli disagi e danni all’economia.
Purtroppo il “non ce n’è Covid” – o comunque la disinformazione che avrebbe voluto quest’epidemia alla stregua quasi di una semplice influenza – ha fatto sì che la situazione è precipitata rischiando di mettere in crisi l’intero sistema sanitario di molte regioni, con tutte le conseguenze che ne deriveranno.
Questo video girato la notte fra il 5 e il 6 all’interno di un reparto Covid a Palermo, pubblicato sul canale YouTube di Pietro nomade Galluccio, è indicativo di quanto sta accadendo anche in molti altri ospedali italiani.
Vogliamo augurarci che possa indurre a riflettere provando ad immaginare se al posto dei pazienti che si vedono nel video ci fossimo noi o uno dei nostri cari…
Buona visione, “non ce n’è Covid…”