“La Scuola è un luogo di socialità, non una cabina telefonica. Prima se ne sono usciti coi doppi turni, ma poi hanno cambiato idea. Poi con le classi alternate, di cui metà in presenza e metà a distanza, ma anche su quello hanno fatto un passo indietro. Adesso la trovata del plexiglass, altro non sono che soldi buttati, ma cambieranno idea”. Così dichiara l’On. Fioramonti (MISTO), già Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca.
“Ripensamenti su ripensamenti- continua Fioramonti-, ritardi su ritardi, per non fare l’unica cosa che serve: cominciare ad allestire la “scuola di prossimità”, utile anche dopo la pandemia”.
“Classi con max 10/15 studenti, in piccoli plessi distribuiti sul territorio, coinvolgendo enti locali, biblioteche, musei, terzo settore ed educatori. Assumendo altri 100 mila addetti, anche a tempo determinato, tra insegnanti ed amministratori – oltre a quelli già a concorso, da mettere in ruolo il prima possibile”.
“Costo? 3 miliardi di euro, per costruire una Scuola migliore, che ogni giorno serve oltre 8 milioni di studenti ed ha quasi un milione di lavoratori diretti. 3 miliardi: la stessa cifra che il Governo ha destinato, senza battere ciglio, all’ennesimo tentativo di salvare Alitalia (che ha 20 mila dipendenti). Una bella differenza. Ma questo lo sapevamo”- conclude infine l’ex Ministro Fioramonti.