20 Aprile 2024
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4 thoughts on “La Saga Palamara e la Piovra giudiziaria

  1. Uccidere la piovra – metaforicamente parlando – non credo ormai risolva il problema Giustizia nel nostro Paese. Un polpo depone un numero di uova che varia da 50.000 a 400.000. Sicuramente la nostra “piovra” non arriva a questi numeri, ma quanti sono i figlioletti di questa orrenda creatura? E soprattutto, come si fa a riconoscerli, visto che i cromatofori di cui è dotato il polpo, lo rendono uno degli animali più abili nel mimetizzarsi con l’ambiente circostante?
    Se già con lo scandalo del ’92, sui concorsi truccati in magistratura, sarebbe stato legittimo chiedersi in quale anno un magistrato avesse vinto il concorso; se con gli scandali successivi riguardanti richieste sessuali o l’obbligo di indossare minigonne, avremmo dovuto guardare i magistrati dalle ginocchia in su, oggi per stanare i polpi-magistrati dovremmo fare ricorso all’ammoniaca o al solfato di rame, così come avviene in mare?
    Beh, se tale sistema non è consentito per stanare gli octopus in mare (si tratta infatti di pesca di frodo) difficilmente potrebbe essere consentito in un’aula giudiziaria, dove non avremmo neppure la certezza che a uscire allo scoperto siano soltanto le “piovre”.
    Non rimane, per chi ci crede, che affidarsi alla giustizia divina o alla buona sorte…
    Gian J. Morici

  2. Concordo pienamente. Per non parlare dei suoi colleghi delle principali testate giornalistiche letteralmente nelle mani di certi magistrati, costretti a pubblicare solo quello che loro vogliono e mai a smentire accuse rivelatesi infondate e quindi diffamatorie!!!

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