ROMA – Misure di distanziamento sociale, dispositivi di protezione individuale, sanificazione delle sale, gruppi “omogenei” per il personale e barriere di plexiglas sui tavoli: sono alcune delle predisposizioni previste dal protocollo per la riapertura delle sale giochi e bingo. «Dalla scorsa settimana ci stiamo confrontando con Confcommercio-Fipe sui protocolli di sicurezza per la riapertura delle sale giochi e bingo, nell’ottica di dare uno stimolo alla politica per la riapertura» delle attività e per «poter permettere ai lavoratori di tornare al proprio impiego», ha detto ad Agipronews Luca De Zolt di Filcams CGIL. Attualmente ci sono migliaia di «lavoratori “sospesi” che stanno usufruendo delle stesse misure messe in campo dal Governo con il DL Cura Italia, come il fondo di integrazione salariale e la cassa integrazione in deroga, per un periodo di 9 settimane. Ora siamo in attesa del Decreto Aprile», ha aggiunto De Zolt. Nel frattempo, continua De Zolt, «stiamo lavorando al protocollo per la riapertura» che prevede, «misure di distanziamento sociale tra il personale e la clientela, dispositivi di protezione individuale (mascherine, igienizzanti), la sanificazione delle sale e degli impianti di areazione». Per quanto riguarda il personale, ad esempio, «abbiamo pensato di lavorare con gruppi omogenei, sempre con le stesse persone, per evitare di allargare la rete di contatti che si hanno». Per la clientela, invece, si ipotizza anche «l’uso di barriere di plexiglas sui tavoli», spiega. «Lavoriamo sui protocolli, poi sono le aziende che sono chiamate ad applicarli e ad essere in regola». Sul tema degli orari «sono gli enti locali che normano questi aspetti: quello che a noi compete è l’organizzazione del lavoro nell’ambito di questa cornice», continua De Zolt. L’obiettivo è «predisporre tutto in tempo per l’apertura, ma è probabile che le sale giochi partiranno a giugno, insieme a tutte le altre attività di intrattenimento», conclude.